Utente:Giane

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Ciao a tutti amici di wikipedia.

Chi sono[modifica | modifica wikitesto]

Mi chiamo Giane (alias per Gianluca). Sono "wiki" da fine novembre 2006.

Abito a Treviso, in Veneto e sono madre lingua veneta. Parlo anche Italiano e Inglese.


Cosa faccio[modifica | modifica wikitesto]

Consulente marketing e commerciale nel settore dell’innovazione tecnologica. Ora sono responsabile marketing e business development in un’azienda di telecomunicazioni, nonché consulente per progetti in Second Life. Sono appassionato di social networking.

A metà anni anni ’90 sono stato consigliere comunale a Casier, comune sito in provincia di Treviso.

Sono un ingegnere elettrotecnico laureato all'Università di Padova e ho una grande passione per la filosofia e la politica: adoro in particolare il principio di Autodeterminazione dei Popoli, il federalismo e il liberalismo democratico. Propongo inoltre un'accezione di antropocrazia slegata dal concetto monetaristico proposto da alcuni.


Passione civile[modifica | modifica wikitesto]

Sono tra i soci fondatori del Partito Nazionale Veneto.

Per una visione più organica ed ordinata delle istanze indipendentiste in atto nelle terre venete, ricordo in ordine di pubblicazione alcuni interventi recenti apparsi sui media in Venetia (nei mesi di maggio-giugno 2007), significativi di un animato e interessantissimo dibattito che sta animando gli intellettuali e i politici veneti.

1) Un primo articolo ("Dalla Scozia il segnale per un possibile Partito veneto") di Paolo Bernardini (politologo, Boston University, Università di Genova).
2) Un recente intervento di Sabino Acquaviva (sociologo, Università di Padova) pubblicato sul Gazzettino: Siamo europei ma teniamoci la lingua veneta, di Sabino Acquaviva.
3) Infine un intervento dell'avv. Fogliata (studioso e politologo), in risposta ad Acquaviva sempre sul Gazzettino del 16 Giugno 2007.

Riporto di seguito la tesi sulla legalità del processo indipendentista fatta propria dal Partito Nazionale Veneto.


L’autodeterminazione del Popolo veneto è una riforma legale.
Fondamenti giuridici:
- Il principio di autodeterminazione dei popoli è una norma di diritto internazionale generale ed inderogabile che produce effetti giuridici (diritti ed obblighi) per tutta la Comunità degli Stati. Esso è entrato in vigore da noi con Legge statale n. 881 del 25 ottobre 1977 (ratifica ed esecuzione del patto di New York), secondo la quale “Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale”.
- Il popolo Veneto trova definizione legale secondo l’art. 2 della Legge statale n. 340 del 22 maggio 1971, secondo la quale “L'autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia”.
- Grazie alla Legge statale n. 85 del 24 febbraio 2006, è consentito esprimere opinioni e compiere atti democratici e non violenti per ottenere l’indipendenza di territori attualmente inglobati nello stato di cui è parte la Venetia. Vale a dire che noi possiamo agire democraticamente e pacificamente per portare avanti l’autodeterminazione del Popolo veneto e ottenere in modo non violento l’indipendenza della Venetia.

Tempo libero[modifica | modifica wikitesto]

Sono tra i soci fondatori del MINI Marca Club, un club di appassionati dei piccoli bolidi. Il club è stato costituito il 13 novembre 2005 e realizza incontri, manifestazioni ed eventi al fine di coinvolgere il maggior numero possibile di appassionati che credono nel mito della piccola autovettura e ne condividono mito e leggenda.

E' il primo club della Venetia ed accoglie tutti i tipi di MINI, tutti i modelli prodotti ed esistenti dal 1959 ad oggi.

MINI Marca Club è una libera associazione apolitica e senza scopo di lucro che raccoglie l’adesione di tutti i possessori di vetture MINI di qualsiasi anno e modello.

Cosa penso di it.Wiki[modifica | modifica wikitesto]

Esattamente ciò che pensa Checco: "Ritengo che Wikipedia sia un progetto bellissimo, ma anche che noi utenti di it.Wiki abbiamo fatto il nostro meglio per rovinarlo. Passiamo ore ed ore in discussioni interminabili, spesso accecati dalle nostre personali ideologie che non di rado ci impediscono di essere equilibrati quando scriviamo. Troppi di noi sembrano bazzicare in it.Wiki con il solo scopo di scaricare le proprie frustrazioni o ossessioni politiche. Ricordiamoci sempre che il nostro compito è descrivere la realtà, non commentarla come vorremmo che fosse. Come vedete ho scritto "noi" perché ritengo anch'io di avere la mia parte di colpa.

Per queste e tante altre ragioni, mi trovo molto meglio in en.Wiki. Non è che tutto lì sia perfetto, ma almeno c'è più trasparenza (nessuno si sognerebbe di bandire i babel politici o di considerare inconveniente avvisare qualcuno che c'è una votazione in corso, quella che in it.Wiki viene chiamata con disprezzo "chiamata alle armi") e si respira uno spirito diverso: davvero l'obiettivo comune di tutti è quello di scrivere un'enciclopedia equilibrata e completa. A tale proposito, vorrei stigmatizzare anche la furia cancellatrice di chi pensa che un consigliere regionale, un ex-sindaco di una città e via dicendo non siano enciclopedici. Se continuamo così, rimarremo sempre più indietro rispetto alle altre Wikipedie che stanno facendo passi da gigante.

Il problema è che it.Wiki, anziché essere una Wikipedia in lingua italiana, è un'enciclopedia fatta dagli italiani per gli italiani. Questo è un problema che avremo sempre perché l'italiano è parlato solo in Italia, ma perlomeno un minor tasso di partigianeria e ideologizzazione non solo è auspicabile ma anche possibile. L'Italia è un Paese in grave crisi e it.Wiki è lo specchio fedele di molti suoi difetti.

Il progetto troppo spesso sembra essere messo in secondo piano rispetto alla comunità che lo scrive e ciò non va bene. Poi ci sono gli amministratori. Spesso autoreferenziali, molti di loro si atteggiano da giustizieri della notte e piegano le regole ai loro comodi. Le regole ci sono (anche troppe, come vuole la tradizione italiana, così come le votazioni: ovunque eccetto dove servirebbero, en.Wiki docet), ma spesso queste regole si applicano solo ai deboli e raramente ai forti: in quel caso al massimo si aprono discussioni...

Da tutto ciò nasce il mio rigetto per il termine "comunità" e la mia abitudine di rivolgermi solo e semplicemente agli "utenti". Preferisco parlare di "utenti" perché, da cristiano e da liberale, credo nella centralità della persona, dell'individuo, e non posso non osservare come ci siano molti utenti che lavorano nel silenzio con umiltà e dedizione.

Molti utenti seri e preparati hanno lasciato Wikipedia con delusione. Io non lo farò mai perché so bene che (per fortuna) non c'è solo it.Wiki e che, quando voglio, posso rifugiarmi in en.Wiki, dove il mio lavoro è più apprezzato e sembra essere più utile. Ho scritto però queste cose perché credo che vadano tenute sempre a mente e che non sia il caso di scriverle solo quando si è sul punto di andarsene via."



Dimenticavo: amo i gatti!!

Se avete voglia di chiacchierare...ecco il posto dove farlo!!.


Siti consigliati[modifica | modifica wikitesto]