Trigezio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Trigezio

Comes rerum privatarum dell'Impero romano d'Occidente
Durata mandato? –
423
MonarcaValentiniano III

Dati generali
ProfessioneFunzionario

Trigezio (latino: Trygetius; ... – ...; fl. 423-452) è stato un politico romano di età imperiale, famoso per aver partecipato alla delegazione che convinse Attila a riportare i suoi Unni fuori dall'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Trigezio era probabilmente padre di Memmio Emilio Trigezio e Memmio Emilio Probo, dunque è verosimile che anche lui fosse chiamato Memmio Emilio.

Nel 423 è attestato nel ruolo di Comes rerum privatarum della corte occidentale.[1]

Nel 435 guidò la delegazione romana che concordò la pace tra Romani e Vandali, l'11 febbraio di quell'anno, a Ippona, in Africa.[2]

Nel 452 partecipò, assieme all'ex-console Gennadio Avieno e al vescovo di Roma Leone, alla delegazione che incontrò Attila, disceso in Italia con i suoi Unni, e lo convinse a ritirarsi. In questa occasione è definiti dalle fonti «vir praefectorius»;[3] potrebbe essere un titolo onorifico, o significare che aveva retto la prefettura, del pretorio o dell'Urbe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • «Trygetius 1», PLRE II, p. 1129.
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie