Tricloruro di iridio

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Il tricloruro di iridio o cloruro di iridio(III) è il composto chimico con formula IrCl3. Questo materiale è usato raramente, perché insolubile. Il tricloruro di iridio idrato, IrCl3xH2O è invece solubile ed è un utile materiale di partenza per la sintesi di altri composti dell'iridio.

IrCl3[modifica | modifica wikitesto]

Tricloruro di iridio anidro
Forma α del tricloruro di iridio anidro
Forma α del tricloruro di iridio anidro
Nome IUPAC
tricloruro di iridio
Nomi alternativi
cloruro di iridio(III)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareIrCl3
Massa molecolare (u)298,58
Aspettosolido marrone inodore
Numero CAS10025-83-9
Numero EINECS233-044-6
PubChem25563
SMILES
Cl[Ir](Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)5,3
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusione763 °C (1036 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319 - 335
Consigli P261 - 305+351+338 [1]

IrCl3 è un solido dimorfico: esiste una forma α marrone (più stabile) e una forma β rossa, entrambe insolubili in acqua.[2] La forma α ha la stessa struttura cristallina del cloruro di alluminio.[3]

Per preparare IrCl3 si inizia separando l'iridio dagli altri metalli del gruppo del platino come esacloroiridato(IV) di ammonio, (NH4)2[IrCl6], che è poi ridotto a iridio metallico in corrente di idrogeno. Dalla spugna di iridio così ottenuta si ottiene IrCl3 anidro per reazione con cloro a 300-400 °C.

IrCl3 non è considerato pericoloso secondo al Direttiva 67/548/EEC, ma è classificato come irritante per gli occhi, la pelle e le vie respiratorie.[4]

IrCl3xH2O[modifica | modifica wikitesto]

Tricloruro di iridio idrato
Nome IUPAC
Tricloruro di iridio idrato
Nomi alternativi
cloruro di iridio(III) idrato
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareIrCl3xH2O
Aspettosolido nero inodore e igroscopico
Numero CAS14996-61-3
Numero EINECS233-044-6
PubChem25563
SMILES
Cl[Ir](Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquasolubile
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319 - 335
Consigli P261 - 305+351+338 [1]

La forma idrata si ottiene riscaldando l'ossido di iridio(III) con acido cloridrico. Il composto è un solido nero inodore e igroscopico, facilmente solubile in acqua e alcoli.

Da IrCl3xH2O si possono preparare molti altri composti di iridio, come il complesso di Vaska, trans-[Ir(CO)Cl(PPh3)2].[5][6] Riscaldando IrCl3xH2O in miscele acqua/alcool assieme all'appropriato alchene si possono inoltre preparare i dimeri [Ir(cicloottadiene)Cl]2 e [Ir(cicloottene)2Cl]2[7][8] Altri composti dell'iridio industrialmente utili come materiali di partenza sono i cloro complessi H2IrCl6 e (NH4)2IrCl6; questi complessi sono facilmente disponibili in commercio dato che si ottengono direttamente durante il processo di purificazione dell'iridio.

IrCl3xH2O non è considerato pericoloso secondo al Direttiva 67/548/EEC, ma è classificato come irritante per gli occhi, la pelle e le vie respiratorie.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sigma Aldrich; rev. del 21.09.2012
  2. ^ C. E. Housecroft, Iridium: inorganic & coordination chemistry, in Encyclopedia of Inorganic Chemistry, 2ª ed., Wiley, 2005, DOI:10.1002/0470862106.ia101.
  3. ^ N. N. Greenwood, A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
  4. ^ Alfa Aesar, Scheda di sicurezza di IrCl3 anidro (PDF), su alfa.com:. URL consultato il 29 marzo 2011.
  5. ^ L. Vaska, J. W. DiLuzio, Carbonyl and hydrido-carbonyl complexes of iridium by reaction with alcohols. Hydrido complexes by reaction with acid, in J. Am. Chem. Soc., vol. 83, n. 12, 1961, pp. 2784–2785, DOI:10.1021/ja01473a054.
  6. ^ G. S. Girolami, T. B. Rauchfuss, R. J. Angelici, Synthesis and technique in inorganic chemistry, Mill Valley, CA, University Science Books, 1999, ISBN 0-935702-48-2.
  7. ^ G. Winkhaus, H. Singer, Iridium(I)-Olefinkomplexe., in Chem. Ber., vol. 99, n. 11, 1966, pp. 3610-3618, DOI:10.1002/cber.19660991129.
  8. ^ J. L. Herde, J. C. Lambert, C. V. Senoff, M. A. Cushing, Cyclooctene and 1,5-cyclooctadiene complexes of iridium(I), in Inorg. Synth., vol. 15, pp. 18-20, DOI:10.1002/9780470132463.ch5.
  9. ^ Alfa Aesar, Scheda di sicurezza di IrCl3xH2O (PDF), su alfa.com:. URL consultato il 29 marzo 2011.

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