Template:Bandiere della Regia Marina

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Segue un elenco delle bandiere istituzionali e militari del Regno d'Italia.

Bandiera nazionale delle navi da guerra
Le versioni in dotazione alle unità variavano molto sia nel disegno che nei colori.[1]
Bandiera nazionale delle navi mercantili e civili

 Bandiera di bompresso
Venne istituita con regio decreto del 22 aprile 1879 ed era issata a prua di ogni nave da guerra all'ancora. Era issata in navigazione solo nel caso in cui la nave avesse issato anche il gran pavese. La forma prevista dal decreto era quadrata, con le dimensioni dei bracci della croce e del bordo pari ad 1/5 del lato, ma la forma cambiò agli inizi del 1900 in rettangolare, di rapporto 5:6, con le dimensioni dei bracci e del bordo pari ad 1/8.[2] La forma quadrata venne successivamente utilizzata come insegna del Comandante in capo delle Forze Navali in combattimento.[3]
Bandiera di bompresso proposta nel 1943
Venne istituita con regio decreto n. 3107 del 25 aprile 1941.
 Fiamma
Stendardo reale ed imperiale
Era issato all'albero di maestra.[3]
Insegna di viceré o governatore generale
Gagliardetto dei reali principi
Era issato all'albero di maestra.[3]
Bandiera distintivo del primo ministro, capo del governo (1927-1943)
Era issata all'albero di maestra.[3]
Bandiera distintivo di ministro
(eccettuati i ministri di Marina ed Aeronautica)
Bandiera distintivo del ministro della Marina (1868-1893)
Bandiera distintivo del ministro della Marina (1927-1946)
Bandiera distintivo del ministro dell'Aeronautica (1927-1946)
Vennero istituite con il foglio d'ordine 26 febbraio 1927. Erano issate all'albero di maestra per indicare la presenza a bordo del ministro della Marina, ed a prua di lance ed altro naviglio minore. Salutato con 19 colpi di cannone.[3][4]
Bandiera distintivo del sottosegretario di Stato
(eccetto sottosegretari di Marina ed Aeronautica)
Bandiera distintivo del sottosegretario di Stato per la Marina
Bandiera distintivo del sottosegretario di Stato per l'Aeronautica
Vennero istituite anch'esse con il foglio d'ordine del 26 febbraio 1927. Era issata all'albero di trinchetto per indicare la presenza a bordo del sottosegretario della Marina, ed a prua di lance ed altro naviglio minore. Salutato con 17 colpi di cannone.[3][4]
Bandiera distintivo di governatore di colonia[3]
Bandiera distintivo del luogotenente generale di Stato Maggiore in Albania[3]

Bandiera distintivo di ambasciatore[3]
Bandiera distintivo di inviato
Bandiera distintivo di ministro residente

Insegna di maresciallo d'Italia
Insegna di grande ammiraglio
Insegna di maresciallo dell'aria
Erano issate all'albero di maestra.[3]
Insegna del capo di stato maggiore dell'Esercito
Insegna del capo di stato maggiore della Marina
Insegna del capo di stato maggiore dell'Aeronautica
Istituite con il foglio d'ordine n. 78 del 19 marzo 1917, erano issate all'albero di trinchetto. Il numero delle stelle corrisponde al grado rivestito dal capo di stato maggiore.[3]
Insegna di generale d'armata del Regio Esercito o di generale d'armata (corpi tecnici)
Insegna di ammiraglio d'armata
Insegna di generale d'armata aerea della Regia Aeronautica
Erano issate all'albero di trinchetto.[3] Le insegne precedenti, in uso dal 1868 al 1893, adottavano la bandiera nazionale con le stelle, bianche a sei punte, allineate sul campo verde.
Bandiera di generale di corpo d'armata del Regio Esercito o di generale ispettore (corpi tecnici)
Insegna di ammiraglio di squadra
Insegna di generale di squadra aerea della Regia Aeronautica
Erano issate all'albero di maestra.[3]
Insegna di generale di divisione del Regio Esercito o di tenente generale (corpi tecnici)
Insegna di ammiraglio di divisione
Insegna di generale di divisione aerea della Regia Aeronautica
Erano issate all'albero di trinchetto.[3]
Insegna di generale di brigata del Regio Esercito o di maggiore generale (corpi tecnici)
Insegna di contrammiraglio
Insegna di generale di brigata della Regia Aeronautica
Erano issate all'albero di maestra.[3]
Insegna di capitano di vascello comandante di divisione
Era issata all'albero di maestra.[3]
Guidone distintivo di comandante superiore
Venne istituito con il foglio d'ordine dell'11 settembre 1913 ed issato all'albero di trinchetto per indicare, nel caso di più squadriglie riunite, l'unità comandata dall'ufficiale più anziano.[5][6]
Guidone distintivo del comandante di flottiglia di unità minori
Guidone distintivo del comandante di squadriglia di cacciatorpediniere
Guidone distintivo del comandante di squadriglia di torpediniere
Guidone distintivo del comandante di squadriglia di sommergibili
Guidone distintivo del comandante di squadriglia di MAS
Distintivo di naviglio ausiliario
Distintivo del naviglio della Regia Guardia di Finanza
Disitintivo di naviglio addetto ai segnalamenti marittimi
Guidone per le navi postali
Guidone per le navi doganali[7]
Guidone per il naviglio da diporto della Regia Marina
Bandiera distintivo del servizio piloti della Regia Marina
Fu istituita con regio decreto del 20 settembre 1882. Era issata sull'albero di trinchetto del naviglio con a bordo piloti. Le bandiere che servivano a chiamare a bordo il pilota erano le bandiere nazionali (militari o civili) bordate di bianco.
Bandiera distintivo delle navi ospedale della Regia Marina
Fu istituita con regio decreto del 20 settembre 1882. Era issata sull'albero di trinchetto delle navi ospedaliere.

Insegna di comandante di stormo della Regia Aeronautica
Insegna di comandante di gruppo della Regia Aeronautica
Guidone di comandante di squadriglia della Regia Aeronautica

Insegna del capo di stato maggiore della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Insegna del vice capo di stato maggiore della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Insegna di comandante generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Insegna di luogotenente generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Insegna di console generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale

I corpi tecnici della Regia Marina e della Regia Aeronautica ebbero gli stessi vessilli dei gradi corrispondenti nel Regio Esercito. La Regia Marina modificò questa regola con foglio d'ordine n. 23 del 18 marzo 1944, usando lo sfondo blu Savoia con stelle bianche anziché gialle.

Questo template è incluso nelle voci bandiera italiana e Regia Marina. Mostra le bandiere in uso nel Regno d'Italia.

Note[modifica wikitesto]

  1. ^ sito della Marina Militare, su marina.difesa.it. URL consultato il 27 novembre 2010.
  2. ^ Centro Italiano Studi Vessillologici, su cisv.it. URL consultato il 27 novembre 2010.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Ufficio Collegamento Stampa del Ministero della Marina. Almanacco Navale 1943 - XXI. Milano, Arti Grafiche Alfieri & Lacroix, 1943.
  4. ^ a b Le Bandiere della Regia Marina, su regiamarina.net. URL consultato il 27 novembre 2010.
  5. ^ Guidoni parte I, su regiamarina.net. URL consultato il 27 novembre 2010.
  6. ^ Guidoni parte II, su regiamarina.net. URL consultato il 27 novembre 2010.
  7. ^ Giovanni Santi-Mazzini, Militaria - Storia delle potenze europee da Carlo Magno al 1914, Milano, Mondadori, 2005, p. 249