Teen Queens

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Teen Queens
Paese d'origineBandiera dell'Australia Australia
GenerePop
Periodo di attività musicale1992 – 1993
EtichettaWestside/Phonogram
Album pubblicati2
Studio2

Le Teen Queens sono state un girl group australiano, formatosi a Sydney nel 1992 e composto da Roxanne Clarke, Kellie Crawford e Liza Witt.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le Teen Queens si sono formate nel 1992 in occasione di un pilot per una serie televisiva ambientata negli anni '60 e riguardante un girl group.[1] Dopo l'insuccesso nell'espandere l'episodio in uno show, si sono dedicate alla carriera musicale: tra il 1992 e il 1993 hanno accumulato quattro ingressi nella ARIA Singles Chart, il loro successo più grande, una cover di Be My Baby, ha raggiunto la 6ª posizione ed è risultato il 48° brano più venduto del 1992 in territorio australiano.[2][3] A novembre 1992 è stato pubblicato il loro album di debutto, Get Happy!, arrivato alla numero 36 in madrepatria.[2] Agli ARIA Music Awards 1993 due brani del gruppo hanno ricevuto una candidatura ciascuno.[4] Un secondo disco, Get Happy! II, è uscito nel luglio 1993, prima del loro scioglimento avvenuto nel medesimo anno.

Successivamente, Kellie Crawford è diventata membro fondatrice degli Hi-5 mentre Liza Witt è apparsa in serie televisive.[1]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1992 – Get Happy!
  • 1993 – Get Happy! II

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Teen Queens, su rareandobscuremusic.wordpress.com. URL consultato il 26 agosto 2020.
  2. ^ a b (EN) Discography Teen Queens, su australian-charts.com. URL consultato il 26 agosto 2020.
  3. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Singles 1992, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 26 agosto 2020.
  4. ^ (EN) Engineer of the Year, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 26 agosto 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]