Te decet laus

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Il Te decet laus è un brevissimo inno in prosa della tradizione liturgica cristiana.

San Benedetto l'ha introdotto nella conclusione del mattutino monastico della domenica e delle feste, importandolo dalla liturgia orientale: infatti il testo è la traduzione latina dell'inno che conclude la salmodia notturna, a sua volta ispirato ad un canto della liturgia sinagogale del sabato [1].

Dal punto di vista musicale, il repertorio gregoriano ci ha tramandato due melodie. La prima, autentica, viene cantata nel tempo pasquale. La seconda più tardiva risale al XVII secolo, è un adattamento dei maurini.

Il testo[modifica | modifica wikitesto]

Te decet laus,
te decet hymnus,
tibi gloria Deo Patri et Filio,
cum Sancto Spiritu, in sæcula sæculorum.
Amen.

Traduzione:

A Te si deve la lode,
a Te l'inno,
a Te la gloria o Dio Padre e Figlio,
insieme allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli.
Amen.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Baumstark, liturgie comparée, Chevétogne, 1939.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]