Steuart Bedford

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Steuart John Rudolf Bedford, OBE (Londra, 31 luglio 193915 febbraio 2021[1]), è stato un direttore d'orchestra e pianista britannico, attivo sia in campo operistico che orchestrale.

Era fratello del compositore David Bedford e del cantante Peter Lehmann Bedford e nipote di Liza Lehmann e Herbert Bedford.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bedford ebbe un forte collegamento con la musica di Benjamin Britten e diresse la prima mondiale di Death in Venice nel 1973. Ha anche diretto altre opere di Britten ed ha realizzato una suite orchestrale di musica tratta da Death in Venice. Tra il 1974 e il 1998 è stato uno dei direttori artistici del Festival di Aldeburgh. Nel 1989 è diventato direttore artistico congiunto con Oliver Knussen.[2] Il suo altro lavoro nell'opera contemporanea ha compreso la direzione della prima mondiale nel 1996 a Monte Carlo di The Picture of Dorian Gray di Lowell Liebermann[3] e anche la prima americana del 1999.[4]

Incisioni[modifica | modifica wikitesto]

Bedford ha diretto diverse registrazioni di opere di Britten, inclusa la prima registrazione di Death in Venice (Decca) ed Il giro di vite (Collins Classics, da quando è stato ristampato su Naxos).[5] Ha anche registrato la sua suite Death in Venice[6] e i più importanti cicli di canzoni di Britten.[7]

Bedford fece il suo debutto come direttore d'opera nel febbraio 1964 all'Oxford Playhouse con Albert Herring di Britten.[8]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Bedford è stato nominato Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel New Year Honours del 2016, per i servizi alla musica.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leading britten conductor Steuart Bedford dies, su classical-music.com.
  2. ^ John Rockwell, Britten's Music Festival Revives Under a Three-Headed Regime, in New York Times, 28 giugno 1994. URL consultato il 18 ottobre 2009.
  3. ^ K. Robert Schwarz, Bringing Tonality, and Fans, to Contemporary Music, in New York Times, 31 gennaio 1999. URL consultato il 18 ottobre 2009.
  4. ^ James R. Oestreich, Wilde With Shades of Mahler and Strauss, in New York Times, 8 febbraio 1999. URL consultato il 18 ottobre 2009.
  5. ^ Andrew Clements, Britten: The Turn of the Screw: Langridge/ Lott/ Pay/ Hulse/ Cannan/ Secunde/ Aldeburgh Festival Ensemble/ Bedford, in The Guardian, 20 giugno 2003. URL consultato il 18 ottobre 2009.
  6. ^ Stephen Banfield, Record Reviews: British symphonies, in The Musical Times, vol. 128, n. 1727, gennaio 1987, p. 30, JSTOR 964640.
  7. ^ Andrew Clements, Britten: Serenade; Nocturne; Phaedra, Langridge/ Murray/ Lloyd/ Northern Sinfonia/ English Chamber Orchestra/ Bedford, in The Guardian, 24 dicembre 2004. URL consultato il 18 ottobre 2009.
  8. ^ Programme
  9. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 61450, 30 December 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN75062670 · ISNI (EN0000 0001 2139 8634 · LCCN (ENn81067921 · GND (DE134171888 · BNF (FRcb138912896 (data) · J9U (ENHE987007282829805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81067921