Stazione di Ponte Selva (1885)

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Ponte Selva
stazione ferroviaria
La stazione nel 1911
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàParre
Coordinate45°52′24.42″N 9°53′58.45″E / 45.87345°N 9.89957°E45.87345; 9.89957
Lineeferrovia della Valle Seriana
Storia
Stato attualesmantellato
Attivazione1885
Soppressione1949
Caratteristiche
TipoStazione di testa in superficie
Binari2
GestoriSocietà Anonima della Ferrovia Valle Seriana
OperatoriSocietà Anonima della Ferrovia Valle Seriana

La stazione di Ponte Selva fu una stazione ferroviaria della ferrovia della Valle Seriana, a servizio dell'omonima località del comune di Parre.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu aperta al servizio pubblico il 6 luglio 1885, quando fu completato l'ultimo tronco della ferrovia della Valle Seriana proveniente da Ponte Nossa[1].

Con l'apertura del tronco Ponte Nossa-Clusone, avvenuto il 12 marzo 1911[2], il servizio passeggeri della stazione fu soppresso in quanto fu trasferito alla nuova fermata[3].

La linea per Ponte Nossa rimase in funzione come raccordo merci per la ditta Pozzi, chiudendo nel 1949[4].

Strutture ed impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori era a tre livelli fuori terra. A fianco di esso era presente il magazzino merci con piano caricatore[5].

Il piazzale era composto da un solo binario di raddoppio. Quello di corsa proseguiva, sottopassando la strada per Clusone, come raccordo con l'impresa elettrica del Barbellino[6].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1911, l'impianto fu capolinea delle corse omnibus e locali provenienti dalla Bergamo. In seguito, fu mantenuto solo per il servizio merci[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 60.
  2. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 63.
  3. ^ Quadro orario 151. Bergamo-Ponte della Selva-Clusone, in Orario ufficiale delle strade ferrate, delle tramvie, della navigazione e delle messaggerie postali del Regno d’Italia, aprile 1911, p. 127.
  4. ^ a b Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 83.
  5. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 103 e p. 133.
  6. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 133 e p. 136.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia e Luigi Martinelli, Treni & Tramvie della bergamasca, 2ª ed., Clusone, Ferrari Editrice, 2005, ISBN 88-89428-10-4.

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