Presidenza di Zachary Taylor: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Bauer |nome=K. Jack |titolo=Zachary Taylor: Soldier, Planter, Statesman of the Old Southwest |editore=[[Louisiana State University Press]] |anno=1985 |isbn=0-8071-1237-2 |cid=Bauer}}
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Versione delle 18:20, 24 nov 2017

Presidenza Zachary Taylor
Dagherrotipo del presidente Taylor
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Capo del governoZachary Taylor
(Whig)
Giuramento4 marzo 1849
Governo successivo9 luglio 1850

La presidenza di Zachary Taylor ebbe inizio il 4 marzo del 1849 con il discorso d'inaugurazione e relativo insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America e si concluse prematuramente il 9 di luglio dell'anno successivo. Fu il 12° presidente degli Stati Uniti d'America e uno di quelli che rimase in carica per il periodo più breve di tempo, dopo la presidenza di William Henry Harrison (30 giorni) e la presidenza di James A. Garfield (200 giorni).

Prima di assumere l'ufficio era stato maggire generale dell'United States Army. Il Partito Whig dovette faticare per cercare di convincere il riluttante Taylor a guidare il suo "Ticket" nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1848, nonostante le sue convinzioni politiche poco chiare e la quasi completa mancanza di interesse nei confronti della politica attiva.

Alla Convention nazionale del Partito tenutasi a Filadelfia il 7 di giugno Taylor sconfiggerà sia Winfield Scott che l'ex senatore Henry Clay, guadagnandosi così la Nomination. Vincerà le elezioni generali al fianco del politico newyorkese Millard Fillmore, riuscendo a battere i candidati del Partito Democratico (Stati Uniti d'America) Lewis Cass e William Orlando Butler nonché un terzo raggruppamento guidato dall'ex presidente Martin Van Buren e Charles Francis Adams, Sr. del Free Soil Party . Taylor divenne il primo presidente ad essere eletto senza aver mai avuto in precedenza un qualsiasi ufficio o incarico governativo.

Come presidente mantenne le distanze sia dal Congresso degli Stati Uniti d'America che dal proprio stesso gabinetto, anche se le tensioni partigiane minacciavano già di dividere gravemente e in modo definitivo l'Unione. Il dibattito sullo status da dare alla Cessione messicana (se territorio libero o includente la possibilità della schiavitù negli Stati Uniti d'America) dominerà l'intera agenda politica e portò a minacce sempre meno velate di secessione da parte dei Sudisti.

Nonostante fosse un meridionale originario della Louisiana (1° e unico proveniente da questo Stato)[1] e per di più uno schiavista Taylor però non spingerà in direzione dell'espansione della schiavitù nel West né tantomeno cercò mai di favorirla, cercò invece di raggiungere l'armonia regionale sopra ogni altra preoccupazione. Per evitare il problema costituito dallo schiavismo esortò i coloni nel Nuovo Messico e in California a scavalcare la prima fase territoriale - com'era nella prassi - e preparare al più presto le nuove costituzioni statali necessarie per l'ammissione all'Unione, ponendo le basi per il Compromesso del 1850.

Morirà del tutto improvvisamente a causa di una malattia legata allo stomaco all'età di 65 anni (mangiò un bicchere di latte ghiacciato con delle ciliege, ma inizialmene si suppose per il colera che allora imperversava Washington), con la sua amministrazione che era riuscita a compiere ben poco a parte la ratifica del Trattato di Clayton-Bulwer con il Regno Unito per l'accesso al Canale del Nicaragua. Il Vicepresidente Fillmore servirà al suo posto per il resto del mandato.

Gli studiosi specializzati nella classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America hanno generalmente valutato questa presidenza nel gruppo inferiore dei presidenti, ciò dovuto in gran parte al fatto rappresentato dal breve periodo di assunzione della carica (16 mesi), ed è stato definito come "un presidente che si può tranquillamente dimenticare piuttosto che un completo fallimento"[2].

Elezioni del 1848

Transizione e inaugurazione

Dipartimento/
Funzione
Foto Nome Data
Presidente
Zachary Taylor 1849-50
Vicepresidente
Millard Fillmore 1849-50
Segretario di Stato
John Middleton Clayton 1849-50
Segretario al Tesoro
William M. Meredith 1849-50
Segretario alla Guerra
George Walker Crawford 1849-50
Procuratore generale
Reverdy Johnson 1849-50
Direttore generale delle poste
Jacob Collamer 1849-50
Segretario alla Marina
William Ballard Preston 1841
Segretario degli Interni
Thomas Ewing 1849-50

Amministrazione

Nomine giuridiche

Crisi settaria

Affari esteri

Tentativi di compromesso e ultimo periodo

Morte

Reputazione storica e memoriali

Note

  1. ^ Eric Ostermeier, Which States Do Presidents Come From? (Not Minnesota, Yet), su Smart Politics, Humphrey School of Public Affairs. URL consultato il 24 dicembre 2016.
  2. ^ Jay Tolson, Worst Presidents: Zachary Taylor (1849-1850), in U.S. News & World Report.

Bibliografia

Storiografia politica

Altre letture

Predecessore Presidenze USA Successore
James Knox Polk 1849 - 1850 Millard Fillmore
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