Scandalo di corruzione al Parlamento europeo del 2011

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Lo scandalo di corruzione al Parlamento europeo del 2011 nasce da un'indagine avviata dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode della Commissione europea contro quattro eurodeputati: il rumeno Adrian Severin, l'austriaco Ernst Strasser, lo spagnolo Pablo Zalba Bidegain (che è stato prosciolto dall'accusa in quanto non ha accettato il pagamento) e lo sloveno Zoran Thaler, in seguito a un articolo del The Sunday Times che sosteneva che essi avessero tentato di influenzare la legislazione europea in cambio di soldi. I giornalisti in incognito avvicinarono 60 eurodeputati, fingendosi lobbysti e richiedendo certe modifiche legislative in cambio di denaro.[1] E'considerato uno dei maggiori scandali nella storia del Parlamento UE.

L'inchiesta[modifica | modifica wikitesto]

I giornalisti del Times, fingendosi lobbysti per 8 mesi, contattarono una sessantina di europarlamentari per introdurre emendamenti riguardo alla direttiva sui sistemi di garanzia del deposito, nata per proteggere i depositi dei consumatori dal collasso delle banche.[2] Solo in 4 accettarono l'incarico in cambio di un compenso per la consultazione o un salario di 100.000 euro.

Sviluppi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Strasser si dimise nel marzo 2011 e fu condannato a 4 anni di carcere il 14 gennaio 2013. L'Ufficio Europeo Antifrode chiuse il caso contro Thaler per mancanza di prove e accusò il Parlamento europeo di essersi rifiutato di fornire il sostegno necessario durante le indagini. Nonostante ciò, nel gennaio 2014 la magistratura slovena ha dichiarato Thaler colpevole e lo ha condannato a 2,5 anni di carcere. Proclamandosi innocente, Adrian Severin ha rifiutato di dimettersi continuando il suo mandato da eurodeputato, anche se è stato espulso dall'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Nel settembre 2013 viene indagato dall'Autorità nazionale anticorruzione rumena e nel febbraio 2016 viene condannato a 3,5 anni di carcere. Il 16 novembre 2016 viene emessa la sentenza definitiva e la pena aumentata a 4 anni. Nonostante ciò, ha ancora il sostegno del Partito Social Democratico rumeno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]