Sangiaccato di Kars

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Sangiaccato di Kars
Sancak-ı Kars
Informazioni generali
CapoluogoKars
Dipendente daBandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Amministrazione
Forma amministrativaSangiaccato
Evoluzione storica
Inizio1548-1918
Fine1878-1923
Preceduto da Succeduto da
Safavidi Bandiera della Russia Oblast' di Kars (1878-1918)
Bandiera della Turchia Provincia di Kars (1923)

Il sangiaccato di Kars (in turco Kars Sancağı) era uno sangiaccati ottomani dell'Eyalet di Kars.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il sangiaccato fu fondato nel 1548 con la sconfitta dei Safavidi. Kars venne ricostruita per la seconda volta come fortezza ottomana nel 1579 (1580 secondo altre fonti) per opera di Lala Mustafa Pasha,[1] e divenne capitale dell'omonimo eyalet e di sei sangiaccati.[2] Nel corso dei secoli fu un'area di contesa nelle guerre ottomano-safavidi.

Dal 1867, con la riforma sui vilayet venne compreso nel Vilayet di Erzurum.

Dopo la sconfitta ottomana nella guerra russo-turca (1877-1878) fu ceduto alla Russia con il Trattato di Berlino nel 1878 e trasformato nell'Oblast' di Kars.[3]

Nel 1918, dopo il Trattato di pace di Brest-Litovsk, il sangiaccato di Kars (con Ardahan e Batumi) fu ceduto nuovamente all'Impero ottomano.[4][5]

Dopo la dissoluzione dell'Impero ottomano i sangiaccati furono aboliti e Kars divenne una provincia della neonata Repubblica di Turchia.

Divisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il sangiaccato comprendeva i seguenti kaza (distretti): Suragil maa Akbaba, Çirkas, Zarosat, Kağızman, maa Keçvan.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (TR) Filiz Özdem, Kars: "beyaz uykusuz uzakta", YKY, 2006, p. 197, ISBN 978-975-08-1154-8. URL consultato l'11 giugno 2022.
  2. ^ (EN) Martin Theodoor Houtsma, E.J. Brill's First Encyclopaedia of Islam 1913-1936, BRILL, 1987, p. 774, ISBN 978-90-04-08265-6.
  3. ^ (EN) Vefa Kurban, Russian-Turkish Relations from the First World War to the Present, Cambridge Scholars Publishing, 6 gennaio 2017, p. 272, ISBN 978-1-4438-6926-3.
  4. ^ (EN) Sina Aksin, Turkey, from Empire to Revolutionary Republic: The Emergence of the Turkish Nation from 1789 to Present, NYU Press, 2007-02, p. 107, ISBN 978-0-8147-0721-0.
  5. ^ (EN) Edward J. Erickson, The Turkish War of Independence: A Military History, 1919–1923, ABC-CLIO, 24 maggio 2021, p. 121, ISBN 978-1-4408-7842-8.
  6. ^ (TR) Kerim DEMİR - 1876idaribolunme, su kerimdemir.tr.gg. URL consultato l'11 giugno 2022.
  7. ^ Ramazan BALCI, Osmanlı'nın Doğu Siyaseti, Işık Yayıncılık Ticaret, 30 gennaio 2014, ISBN 978-9944-766-91-3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]