Roberto II d'Alvernia

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Roberto II
Conte d'Alvernia
In carica1060 circa –
1096
PredecessoreGuglielmo V
SuccessoreGuglielmo VI
Nascitaprima metà dell'XI secolo
Morte1096
PadreGuglielmo V
MadreFilippa di Gévaudan
ConsortiBerta di Rouergue
Giuditta di Melgueil
FigliGiuditta e
Guglielmo, di secondo letto

Roberto d'Alvernia (prima metà dell'XI secolo1096) fu conte d'Alvernia e conte di Gévaudan dal 1060 circa fino alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Figlio secondogenito del Conte d'Alvernia e conte di Clermont, Guglielmo V e di Filippa di Gévaudan, che secondo lo storico, chierico, canonista e bibliotecario francese, Étienne Baluze, era la figlia di Stefano, conte di Gévaudan, ed era quindi la sorella di Pons, conte di Gévaudan e Forez[1].
Guglielmo V era l'unico figlio del Conte d'Alvernia, Roberto I e della moglie di cui non si conosce il nome[2]; mentre per il Baluze, la moglie di Roberto I era Ermengarda: infatti secondo la Flandria Generosa, la contessa d'Alvernia era la sorella della regina di Francia, Costanza d'Arles (Gostantia regina Francorum et Ermengardis comitissa Arvernensis sorores fuerunt)[3]), la figlia del conte d'Avignone, conte di Provenza, e poi anche marchese di Provenza, Guglielmo I e della sua seconda moglie, la figlia del Conte d'Angiò, conte di Nantes e duca di Bretagna, Folco II e di Gerberga (secondo lo storico Maurice Chaume era figlia del Visconte Goffredo d'Orleans), Adelaide d'Angiò[4], che era al suo quarto matrimonio. (Se si considera invece il documento nº 331 del Cartulaire de Brioude, in cui il conte di Gévaudan e Forez, Pons, che morì dopo il 26 febbraio 1011 ed è citato nel Cartulaire de l'abbaye de Saint-Chaffre du Monastier et Chronique de Saint-Pierre du Puy'[5], durante il regno di Roberto II, detto il Pio, verso il 1010, fece una donazione, per l'espiazione dei peccati propri e dei suoi familiari, tra cui, i nipoti[6], Roberto, Stefano e Guglielmo[7], allora Ermengarda o Umberga era la figlia di Stefano di Brioude e della sua seconda moglie, Adelaide d'Angiò, quindi secondo la Flandria Generosa, Ermengarda, contessa d'Alvernia era la sorellastra della regina di Francia, Costanza d'Arles (Gostantia regina Francorum et Ermengardis comitissa Arvernensis sorores fuerunt)[3]).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1047, Roberto viene citato in una donazione all'abbazia di Charroux, che fece assieme al padre, Guglielmo V, assieme alla madre, Filippa di Gévaudan ed ai fratelli, Stefano, Guglielmo e Ponzio[8].

Roberto viene citato in altre due donazioni, di cui non si conoscono le date, la prima, fatta dal padre Guglielmo V, assieme alla madre, Filippa ed ai fratelli, Guglielmo e Ponzio, come riportato nel documento nº 279 del Cartulaire de Sauxillanges[9]; e la seconda, come riportato nel documento nº 571 del Cartulaire de Sauxillanges, in cui il padre, fece una donazione al monastero di Sauxillanges, per l'espiazione dei peccati suoi, della moglie e dei figli, Roberto e Guglielmo[10].

Roberto, prima del 23 gennaio 1051, aveva sposato Berta (?-1065), figlia primogenita del conte di Rouergue e di Gévaudan, Ugo I e della moglie, Fides, figlia del conte di Cerdagna, Goffredo II, che compare in due donazioni del marito, una del 1032[11] ed una seconda del 23 gennaio 1051[12], in cui anche Berta viene citata assieme a Roberto, già suo marito[12].

Dopo la morte, nel 1054, di Ugo I, padre di Berta, moglie di Roberto, Berta gli successe nel titolo di contessa di Rouergue e di Gévaudan[13], e Roberto divenne conte consorte.

Qualche anno dopo infatti, Roberto, indicato come conte di Rouergue, fece due donazioni, sottoscritte dal padre il conte d'Alvernia, Guglielmo V, all'abbazia di Conques, assieme alla madre Filippa di Gévaudan, la prima, nel 1058[14], la seconda, nel 1059[15].

Alla morte del padre, secondo il Baluze, Roberto II succedette a Guglielmo V, nei titolo di Conte d'Alvernia[16], avvenuta molto probabilmente, nel 1060, in quanto in un documento di quell'anno, secondo il Baluze, Roberto II viene citato col titolo di conte d'Alvernia[16].

Berta viene citata per un'altra donazione, fatta, assieme al marito, all'abbazia di San Vittore di Marsiglia[8].

Berta morì, nel 1065 circa, senza eredi, per cui il conte di Tolosa, Guglielmo IV, si riappropriò dei titoli di conte di Rouergue e conte di Gévaudan, riunificando le due contee alla contea di Tolosa[8].

Rimasto vedovo, Roberto si sposò in seconde nozze, nel 1068 circa con Giuditta di Melgueil (?- dopo il 30 aprile 1096), figlia di Raimondo [I] Conte de Melgueil e di Beatrice di Poitiers.
Il 18 aprile del 1069, Roberto fece una donazione al monastero di Sauxillanges, controfirmata dalla moglie Giuditta, in suffragio della anime dei suoi genitori, Guglielmo e Filippa e dei suoi fratelli, Guglielmo e Ponzio[17].
Sempre in quel periodo, sua madre, Filippa fece una donazione, non datata, al monastero di Sauxillanges, per le anime del marito Guglielmo V e dei figli, Guglielmo e Ponzio, controfirmata dal figlio Roberto, citato come conte e dalla moglie di lui, Giuditta[18].

Roberto fece ancora una donazione al monastero di Brioude, senza data, per le anime dei suoi genitori, Guglielmo e Filippa assieme alla seconda moglie, Giuditta[19].
Il Baluze, ricorda i conti di Alvernia, Roberto e Giuditta e poi i loro figli, Guglielmo VI e Giuditta come benefattori del convento di Cluny[20].

Roberto compare ancora in un documento del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomé 5, datato1095, come firmatario, assieme al figlio Guglielmo, di una donazione del re di Francia, Filippo I[21].

Roberto morì nel 996, e gli successe il figlio, Guglielmo VI[22]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Roberto da Berta non ebbe figli;
da Giuditta invece ebbe due figli[8]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Baluze, Histoire généalogique de la maison d'Auvergne, tome 1, pag 43
  2. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà dell'Alvernia - ROBERT [I] d'Auvergne
  3. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Flandria Generosa, par. 25, pag 323
  4. ^ (FR) Baluze, Histoire généalogique de la maison d'Auvergne, tome 1, pag 39
  5. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Chaffre du Monastier et Chronique de Saint-Pierre du Puy, Chronicon Sancti Petri Aniciensis, paragrafo CCCCXII pagine 151 e 152
  6. ^ Pons era il fratello di Umberga (o Ermengarda), moglie di Guglielmo IV d'Alvernia
  7. ^ (LA) Cartulaire de Brioude, doc. 331, pagg 335 - 337
  8. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà dell'Alvernia - ROBERT (II)
  9. ^ (LA) Cartulaire de Sauxillanges, doc. 279, pagg 225 e 226 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  10. ^ (LA) Cartulaire de Sauxillanges, doc. 571, pagg 423 e 424 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  11. ^ (LA) Preuves de l'Histoire Générale de Languedoc, tome V, doc. 198, Pagg 399
  12. ^ a b (LA) Preuves de l'Histoire Générale de Languedoc, tome V, doc. 231, Pag 462
  13. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Conti di Rouergue - BERTHE
  14. ^ (LA) Cartulaire de l´abbaye de Conques en Rouergue, doc. 46, pagg. 48 e 49
  15. ^ (LA) Cartulaire de l´abbaye de Conques en Rouergue, doc. 523 pagg. 372 e 373
  16. ^ a b (FR) Baluze, Histoire généalogique de la maison d'Auvergne, tome 1, pag 48
  17. ^ (LA) Cartulaire de Sauxillanges, doc. 572, pagg 424 e 425 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  18. ^ (LA) Cartulaire de Sauxillanges, doc. 321, pag 250 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  19. ^ (LA) Cartulaire de Brioude, doc. 307, pagg 312 - 313
  20. ^ a b (LA) Baluze, Histoire généalogique de la maison d'Auvergne, tome 2, pag 53
  21. ^ (LA) Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomé 5, pagg 46 e 47
  22. ^ a b (FR) Baluze, Histoire généalogique de la maison d'Auvergne, tome 1, pag 57

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte d'Alvernia Successore
Guglielmo V ca. 1060 - 1096 Guglielmo VI