Pyemotes ventricosus

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Acaro del tarlo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Sottoclasse Acarina
Ordine Prostigmata
Famiglia Pyemotidae
Genere Pyemotes
Specie P. ventricosus
Nomenclatura binomiale
Pyemotes ventricosus
(Newport, 1850)

Pyemotes ventricosus è un acaro prostigmato molto piccolo e diffuso in tutto il mondo appartenente alla famiglia Pyemotidae.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Questo acaro svolge attività parassitoide nei confronti delle larve di numerosi insetti infestanti, in particolare coleotteri della famiglia Ptinidae, cui appartengono le specie Anobium punctatum e Oligomerus ptilinoides, i comuni tarli del legno. Questo lo rende spesso presente nelle abitazioni con mobili o legname tarlati. Le ghiandole salivari di questo acaro producono un potente veleno neurotossico che, iniettato attraverso cheliceri aghiformi, paralizza le prede la cui emolinfa rappresenta fonte di nutrimento per Pyemotes[1]. Le femmine fecondate di P. ventricosus presentano una abnorme dilatazione dell’opistosoma (fisogastria), all’interno del quale maturano le uova. Sempre all’interno della femmina fisogastra, la prole fuoriesce dalle uova e sviluppa fino al raggiungimento della maturità sessuale. A questo punto i maschi fuoriescono dall’opistosoma e restano nei pressi dell’apertura genitale materna, in modo da fecondare immediatamente le femmine che usciranno da quest’ultima. Le femmine così fecondate vanno alla ricerca di cibo, principalmente larve dei tarli, in maniera tale da nutrirsene e portare a termine il loro ciclo riproduttivo. Questo particolare sistema di riproduzione rende sempre più massiccia l’infestazione ambientale, una femmina fisogastra infatti è in grado di produrre tra i 200 e i 300 giovani acari . Ciò spiega anche l’improvvisa comparsa di lesioni in ambienti tarlati da anni. Pyemotes infatti viene solitamente introdotto in un nuovo ambiente per via foretica. Attraverso cioè i tarli adulti che sfarfallando da un ambiente ad un altro recano con sé delle femmine fisogastre, aggrappate al loro corpo. Ogni femmina è così in grado di immettere in un nuovo ambiente una popolazione di acari patogeni che sono in grado fin da subito di provocare dermatiti.

Azione patogena[modifica | modifica wikitesto]

Pyemotes risulta essere la seconda causa di dermatite “indoor”, dopo quella provocata dal Glycyphagus domesticus. Pyemotes ventricosus è assai dedito alla ricerca di cibo, cioè di larve o pupe da parassitare. A partire dalla Primavera fino ad Autunno inoltrato gli acari fuoriescono dalle gallerie dei tarli alla ricerca di cibo. L’acaro appare privo di occhi ma la presenza di numerosi sensilli chemio sensoriali lo guidano verso una nuova fonte di cibo. I suoi movimenti sono assai veloci, perciò è in grado di diffondersi rapidamente nell'ambiente. Qui incontrano l’uomo e lo pungono ripetutamente, forse scambiandolo per una enorme larva da parassitare. I suoi artigli e le sue minuscole dimensioni favoriscono la penetrazione dell’acaro attraverso i vestiti fino alla cute umana. L’acaro provoca così l’insorgenza di dermatiti strofuloidi molto pruriginose, caratterizzate da lesioni eritemato-edematose[2]. Queste lesioni generalmente raggruppate, sono lente a guarire, molto pruriginose e distribuite principalmente al tronco, ma anche alle braccia, gambe e al collo. Soggetti sensibilizzati possono manifestare sintomi più gravi quali: mal di testa, nausea, febbre, vomito, diarrea e asma[3]. Meno frequenti sono invece brividi, febbre, malessere e anoressia[4].

Controllo[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di Pyemotes ventricosus è strettamente legata a quella dei tarli del legno, nei confronti dei quali Pyemotes svolge la sua attività parassitoide. L'acaro, infatti, è in grado di sopravvivere in un ambiente senza la presenza dei tarli solo per qualche giorno. Appare chiaro che è di fondamentale importanza risolvere una eventuale infestazione da tarli per poter scongiurare la diffusione di Pyemotes in ambiente confinato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tomalski, M. D., & Miller, L. K. (1991), Insect paralysis by baculovirus-mediated expression of a mite neurotoxin gene., in Nature, 352(6330)..
  2. ^ Sara Zampetti, Paolo Masini, Gloria Miñón Llera, Fabio Biancolini, Co-parasitism of Pyemotes ventricosus (Acari: Pyemotidae) and Scleroderma domestica (Hymenoptera: Bethylidae) on Oligomerus ptilinoides (Coleoptera: Anobiidae): a case study related to a private apartment in Sicily., in Atti del XXIX Congresso Nazionale della SoIPa (Società Italiana di Parassitologia), Bari, 21-24 Giugno 2016 - Centro Congressi del Palace Hotel.
  3. ^ Southcott R.V. (1984), Diseases and arachnids in the Tropics. In “Mammalian Diseases and Arachnids”, in Vol. 2, Chapt. 2, pp. 15-56. CRC Press, Boca Raton, FL..
  4. ^ Thomas G. Betz, Occupational Dermatitis Associated With Straw Itch Mites (Pyemotes ventricosus), in JAMA: The Journal of the American Medical Association, vol. 247, n. 20, 28 maggio 1982, p. 2821, DOI:10.1001/jama.1982.03320450055037. URL consultato il 4 dicembre 2019.

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