Prepositura di San Michele Arcangelo (Pontassieve)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Prepositura di San Michele Arcangelo
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàPontassieve
Coordinate43°46′31.4″N 11°26′25.12″E / 43.77539°N 11.44031°E43.77539; 11.44031
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Michele Arcangelo

La prepositura di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico che si trova a Pontassieve, sede della parrocchia omonima appartenente all'arcidiocesi di Firenze.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Sant'Angelo a Sieve, così denominata fino al secolo XVII quando prese il titolo di San Michele, è documentata dagli inizi del secolo XIII. Completamente rifatta nel secolo XVIII, fu riconsacrata nel 1788. L'edificio settecentesco fu poi distrutto durante la Seconda guerra mondiale e completamente ricostruito, nelle forme attuali, nel 1947-1948.

Interno

Nel 1971 il presbiterio fu trasformato per essere adeguato alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II; nello stesso anno venne costruito l'organo a canne dalla ditta Pinchi.

All'interno si conservano alcune tele del secolo XVII provenienti da chiese ormai abbandonate del territorio parrocchiale, tra cui, alla parete della navatella destra, un'Immacolata Concezione con i santi Lucia, Martino vescovo, Giusto vescovo, Caterina d'Alessandria e Angeli, opera di Tommaso Gorini proveniente dall'altare della Compagnia della Santissima Concezione della chiesa di San Martino a Quona, databile ai tardi anni trenta o agli anni quaranta del Seicento.[1]

Proviene da questa chiesa la tavola raffigurante la Madonna col Bambino, del Beato Angelico, oggi esposto alla Galleria degli Uffizi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lucia Bencistà, Una Circoncisione di Gesù a Salutio e altri dipinti per il pittore Tommaso Gorini, in Michel Scipioni (a cura di), La Pieve di Sant'Eleuterio a Salutio, Firenze, 2018, pp. 92-94.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN233349038 · WorldCat Identities (ENlccn-n2012016335