Ponte Thanlwin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ponte Thanlwin
Localizzazione
StatoBandiera della Birmania Birmania
CittàMawlamyine e Mottama
AttraversaSaluen
Coordinate16°30′41.62″N 97°37′03.19″E / 16.511561°N 97.617552°E16.511561; 97.617552
Dati tecnici
TipoPonte a capriata
Materialeacciaio e cemento armato
Lunghezza6 589 m
Realizzazione
ProgettistaSteel Frame Truss bridge
Cantilever Bridges
Access Bridges
Costruzione2000-2005
Inaugurazione18 aprile 2005
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte Thanlwin, chiamato anche ponte di Mawlamyine, collega le città di Mawlamyine e Mottama nella Bassa Birmania ed è il ponte più lungo del paese. Attraversa la foce dell'omonimo fiume Thanlwin, noto in Italia con il nome Saluen, nel punto in cui riceve gli affluenti Gyaing e Attayan.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un ponte a capriata con le travi continue poggianti su robusti piloni per un totale di 27 campate sul fiume.[1] La struttura è stata realizzata in acciaio, mentre le carreggiate stradali sono in cemento armato.[2] Ospita due carreggiate stradali, una per ogni senso di marcia, un binario ferroviario e due marciapiedi.

La distanza tra le due rive del fiume è di 2.346 metri,[1] lo sviluppo totale del ponte stradale è di 3,5 km, mentre quello che ospita la ferrovia arriva a 6,589 km.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È stato progettato e costruito con finanziamenti della Banca Mondiale, della Asian Development Bank e della Banca Giapponese per la Cooperazione Internazionale.[2] I lavori iniziarono nel 2000 e furono completati nel dicembre del 2004. Alla cerimonia di inaugurazione del 5 febbraio 2005 era presente l'allora dittatore della Birmania Than Shwe e diversi rappresentanti del Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo, l'organo di governo del paese.[1]

Prima della costruzione del ponte, la strada e la ferrovia provenienti dall'allora capitale Yangon terminavano a Mottama. Attualmente proseguono fino a Dawei, dove il governo birmano ha potuto dare il via alla costruzione di un porto mercantile di rilievo internazionale.[1][3] La realizzazione del porto ha implicato espropri e trasferimenti forzati di 500.000 abitanti della zona di Dawei.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]