Piazza Dante (Trento)

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Piazza Dante
Il Monumento a Dante dà il nome alla Piazza
Nomi precedentiPiazza della stazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàTrento
Informazioni generali
Tipopiazza
IntitolazioneDante Alighieri
Mappa
Map
Coordinate: 46°04′18.26″N 11°07′13.62″E / 46.07174°N 11.12045°E46.07174; 11.12045

Piazza Dante è una piazza e giardino pubblico di Trento.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La piazza è delimitata a ovest dalla stazione ferroviaria, dalla Chiesa di San Lorenzo e dalla stazione delle autocorriere, a nord dal Palazzo della Provincia, a est dal Palazzo della Regione e dal Grand Hotel Trento, e a sud da via Torre Vanga.

La piazza è divisa in due da un "listone" che dall'uscita della stazione indirizza verso il centro della città a est.[1] Nella parte a sud del listone si trovano il Monumento a Dante, la palazzina Liberty, la Palazzina APT, i monumenti alla Famiglia Trentina e a Eusebio Francesco Chini, la stele a Guglielmo Ranzi, i busti di Giovanni Canestrini e Giuseppe Verdi e un laghetto. In quella a nord il monumento a Luigi Negrelli, i busti di Giacomo Bresadola, Giosuè Carducci, Antonio Gazzoletti, Giovanni Prati e un parco giochi.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona di Piazza Dante era originariamente occupata dall'alveo del fiume Adige, rettificato nel 1854-58 in occasione della realizzazione della nuova rete ferroviaria. Proprio nella Piazza fu costruita nel 1857 la stazione ferroviaria, da cui il nome originale "Piazza della stazione".[3]

Nel 1875 emerse l'idea di realizzare un parco pubblico. Nel 1878 Saverio Tamanini e Giovanni de Pretis presentarono un progetto. Nel 1879 l'ing. Annibale Apollonio presentò un progetto con modifiche, ma Tamanini si oppose e ottenne il progetto esecutivo e la direzione dei lavori, che si conclusero nel 1895. Il parco fu pensato come zona da passeggio.

L'11 ottobre 1896 fu inaugurato il Monumento a Dante, e la piazza cambio il nome in Piazza Dante.[3] Negli anni successivi è stata arricchita da altri monumenti o busti dedicati a Giovanni Prati (1901), Giovanni Canestrini (1902), Giosuè Carducci (1908), Antonio Gazzoletti (1913) e Giuseppe Verdi (1913).[4] Ai primi del '900 è stata costruita anche la palazzina Liberty come bagno pubblico e ristorante. Dopo la prima guerra mondiale e l'annessione all'Italia vennero aggiunti i monumenti a Eusebio Francesco Chini e Luigi Negrelli (1930), Guglielmo Ranzi (1934) Giacomo Bresadola (1955).[4]

Nel 1934 fu ricostruita la stazione ferroviaria, in stile razionalista, su progetto dell'ingegnere e architetto Angiolo Mazzoni. Fra il 1958 e il 1965 sul lato est fu costruito il Palazzo della Regione su progetto di Adalberto Libera.

A partire dal 2007 il parco è stato interessato da interventi di riqualificazione e di animazione sociale. Nel 2008 è stato anche inaugurato il Monumento alla Famiglia Trentina Tipo del 2007.[5]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Flavio Faganello, Piazza Dante, 1982, su ufficiostampa.provincia.tn.it. URL consultato il 5 marzo 2022.
  2. ^ Un nuovo parco giochi in piazza Dante, su ladige.it, 10 agosto 2022. URL consultato il 6 marzo 2022.
  3. ^ a b Lamberto Cesarini Sforza, Piazze e strade di Trento, a cura di Elio Fox, Trento, Edizioni UCT, p. 89.
  4. ^ a b Dai monumenti di piazza Dante la lente sulla storia, su giornaletrentino.it, 23 novembre 2018. URL consultato il 5 marzo 2022.
  5. ^ Fabio Cavallucci, Un monumento ideale alla famiglia reale, su 1995-2015.undo.net.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tommaso Baldo, Luca Caracristi e Elena Tonezzer (a cura di), Un parco di storie: alla scoperta delle statue di piazza Dante, 2013, ISBN 9788871971650.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]