Pianeta fresco

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Pianeta fresco
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Fondazione1967
Chiusura1968
DirettoreFernanda Pivano e Ettore Sottsass
ISSN0079-2055 (WC · ACNP)
 

Pianeta Fresco è stata una rivista d'arte con uscite irregolari dal 1967 al 1968, per un totale di 2 fascicoli pubblicati, il primo numero nel dicembre 1967 e il secondo doppio nei primi mesi del 1968.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il periodico viene fondato dai coniugi Ettore Sottsass e Fernanda Pivano e da Allen Ginsberg. I temi principali trattati dalla rivista sono: la non violenza, l’antimilitarismo, l’espansione della conoscenza, il pacifismo, i diritti civili, l’amore nella sua accezione più ampia, il disarmo universale, le sperimentazioni mistico-religiose rivolte all’orientalismo, la liberazione, l’esperienza, il viaggio, la libertà. Si tratta di un periodico di tipo psichedelico e artistico; all’interno sono presenti immagini, poesie, articoli posizionati in modo casuale. La creatività artistica e l’interesse per l’Arte Psichedelica di Sottsass da un lato e le influenze letterarie della cultura underground americana della Pivano dall’altro si unirono nel progetto editoriale di Pianeta Fresco. L'idea della pubblicazione della rivista nacque a Fernanda Pivano che al riguardo scrisse: "Nella primavera del 1967 come una bomba mi arrivò da più parti una copia di questo numero del "San Francisco Oracle". La fotografia della copertina rappresentava, da sinistra verso destra, Timothy Leary, Allen Ginsberg, Alan Watts e Gary Snyder, dei quali la rivista pubblicava il famoso Dialogo di Sausalito. [...] Ma la bomba non fu soltanto questo dialogo: la bomba più grossa fu la grafica, catalizzatrice e stimolatrice di creatività latenti ma ansiose di prendere forma"[1].

Collaboratori[modifica | modifica wikitesto]

Alla rivista collaborarono personaggi come Paul McCartney, Ettore Sottsass, Fernanda Pivano, Allen Ginsberg, George Andrews, Giacomo Battiato, William Burroughs, Livio Marzot, Gianni Milano, Lawrence Ferlinghetti, Timothy Leary, Michelangelo Pistoletto, Gianni De Martino e altri collaboratori. Alcuni contributi alla rivista non erano firmati [2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Ciaponi, Underground: ascesa e declino di un'altra editoria, Nuovi ritmi, Milano, Costa & Nolan, 2007, ISBN 978-88-7437-072-6.
  2. ^ Giorgio Maffei e Patrizio Peterlini, Riviste d'arte d'avanguardia: esoeditoria negli anni Sessanta e Settanta in Italia, Milano, S. Bonnard, 2005, ISBN 978-88-86842-97-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Maffei e Patrizio Peterlini, Riviste d'arte d'avanguardia: esoeditoria negli anni Sessanta e Settanta in Italia, Milano, S. Bonnard, 2005, ISBN 978-88-86842-97-6.
  • Fernanda Pivano, C'era una volta un beat: [10 anni di ricerca alternativa, Milano, Frassinelli, 2003, ISBN 978-88-7684-678-6.
  • Francesco Ciaponi, Underground: ascesa e declino di un'altra editoria, Nuovi ritmi, Milano, Costa & Nolan, 2007, ISBN 978-88-7437-072-6.
  • Barbara Radice, Ettore Sottsass, Milano, Electa, 1993.
  • Francesca Caputo, Pianeta fresco: L'anima psichedelica di Ettore Sottsass e Fernanda Pivano, in Artkey, vol. 2, n. 12, 2009-12.
  • Valeria Martino, "Pianeta Fresco": l'editoria sulla strada di Fernanda Pivano, in Diacritica, vol. 3, n. 15, 25 giugno 2017, pp. 81–90.
  • Silvia Casilio, Controcultura e politica nel Sessantotto italiano. Una generazione di cosmopoliti senza radici, in Storicamente, vol. 5, 16 giugno 2009, DOI:10.1473/stor261, ISSN 1825-411X (WC · ACNP). URL consultato il 30 gennaio 2019.