Permesso rosa

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Disambiguazione – Se stai cercando il permesso comunemente chiamato "foglio rosa", vedi Autorizzazione ad esercitarsi alla guida.
Variante non ufficiale del segnale Parcheggio, talvolta utilizzata per contrassegnare gli stalli riservati alle donne in gravidanza

Il permesso rosa è un contrassegno rilasciato dalle amministrazioni comunali italiane alle donne in stato di gravidanza oppure ai genitori con figli di età non superiore ai due anni, al fine di usufruire di particolari agevolazioni nella mobilità.[1][2]

Di concezione simile a quella del contrassegno per i veicoli al servizio di persone con disabilità, il permesso rosa è stato introdotto a livello nazionale nel 2021 e viene disciplinato dall'art. 188-bis del codice della strada italiano, nonché dal relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione.[3][4]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Agevolazioni concesse[modifica | modifica wikitesto]

Il permesso rosa consente, sul territorio italiano, la sosta nelle aree dedicate (a carattere temporaneo o permanente) e contrassegnate dalla specifica segnaletica.[1][2][5] La mancata esposizione del contrassegno, come pure il suo uso improprio, comportano una sanzione amministrativa da 87 euro a 344 euro.[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già prima della regolamentazione a livello nazionale, disposta con decreto-legge n. 121/2021 convertito con modificazioni dalla Legge n. 156/2021, alcune amministrazioni comunali rilasciavano dei contrassegni rosa validi sui soli territori di competenza. Tali enti disponevano poi, con proprie ordinanze, particolari agevolazioni per i veicoli che esponessero i contrassegni rosa, come la sosta in deroga ai limiti di tempo oppure il parcheggio gratuito nelle aree a pagamento. Fino al 2021, tuttavia, gli enti proprietari delle strade non avevano facoltà di riservare spazi alla sosta dei veicoli di donne in gravidanza, se non in modalità "di cortesia", senza possibilità quindi di punire eventuali trasgressori.[7][8][9] Con la regolamentazione avvenuta nel 2021, viene disposto che i contrassegni rosa abbiano validità nazionale (al pari di quelli per persone con disabilità) ed autorizzano la sosta negli spazi appositamente riservati.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b art. 188-bis, comma 1 del D.Lgs. 285/1992
  2. ^ a b c art. 188-bis, comma 2 del D.Lgs. 285/1992
  3. ^ Decreto del presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495
  4. ^ art. 1 del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121 convertito con modificazioni dalla L. 9 novembre 2021, n. 156 (in Gazzetta Ufficiale 09/11/2021, n. 267)
  5. ^ art. 7, comma 1, lett. d), n. 3 del D.Lgs. 285/1992
  6. ^ art. 188-bis, comma 3 del D.Lgs. 285/1992
  7. ^ Nicola Cesaro, A Este parcheggi "rosa" per neomamme o donne in dolce attesa, su Il Mattino di Padova, 25 gennaio 2012. URL consultato il 12 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2021).
  8. ^ Enrico Carta, Città a misura di mamma arrivano i pass rosa, su La Nuova Sardegna, 31 gennaio 2019. URL consultato il 12 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2021).
  9. ^ Arrivano i parcheggi per le donne incinte, su rietilife.com, 4 agosto 2015. URL consultato il 12 novembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]