Parco della Cittadella di Ancona

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Parco della Cittadella
Veduta della zona meridionale del parco
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAncona
IndirizzoVia Circonvallazione, Rione Capodimonte
Caratteristiche
Inaugurazioneanni Settanta
AperturaTutti i giorni dall'alba al tramonto
IngressiVia Circonvallazione, Via Cittadella
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Coordinate: 43°36′46.38″N 13°30′40.11″E / 43.612883°N 13.511143°E43.612883; 13.511143

Il Parco della Cittadella è un parco pubblico di Ancona, situato sulla sommità del colle Astagno e all'interno delle mura dell'antico campo trincerato. Prende il nome dall'adiacente Cittadella, cinquecentesca, sovrastante la città e il porto di Ancona.

Già zona militare, il parco venne aperto negli anni settanta e inizialmente era collegato alla Cittadella vera e propria con una scala. È prevista l'estensione del parco anche nell'area del monumento da cui prende nome, quando questo sarà integralmente restaurato.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Tutto il parco è circondato dalle mura cinquecentesche del Campo Trincerato, opera dell'architetto militare Francesco Paciotto costruita negli anni che vanno dal 1560 al 1600. L'ingresso principale si trova al centro della Tenaglia, termine che nel gergo delle antiche fortificazioni indica due bastioni simmetrici e ravvicinati, in questo caso denominati S. Giacomo (a destra dell'ingresso) e delle Grazie (a sinistra). Gli altri baluardi sono: il bastione S. Ciriaco (verso nord-est) e il bastione Ottone (verso nord-ovest), che si unisce alle mura della Cittadella, notevolmente più alte. Il quinto bastione del Campo Trincerato, il Bastione Stamira, si trova fuori dall'area del parco, in zona militare[1].

La struttura del parco risente dell'origine militare dell'area, infatti i camminamenti e le opere in esso presenti sono generalmente incassati, come la vecchia polveriera napoleonica "Beato Amedeo", o coperte da terrapieni rialzati per proteggerle dall'osservazione terrestre.

All'interno del parco ci sono anche un bar, un'area giochi per bambini, un maneggio di cavalli e un percorso atletico con attrezzature realizzate in legno e metallo per fare esercizi ginnici. Trovandosi su una collina, il parco possiede anche alcuni punti panoramici: sulla collinetta centrale (verso Monte Conero e lungo il perimetro, che è bordato dalla scarpata delle mura (verso il Duomo e verso il rione del Pinocchio).

Esistono inoltre anche un percorso e un'area dedicati ai non vedenti, con targhe anche in braille per illustrare le varie piante presenti, scelte perché ciascuna di esse emana un diverso profumo o produce una diversa sensazione tattile, risultando così interessante anche senza utilizzare il senso della vista[2].

Altra zona particolare è il "giardino delle rose", inaugurato nel 2019[3], grazie all'opera di volontari, per ricordare che Ancona, nel Seicento, era nota per la bellezza e il profumo delle sue rose[4].

Il parco è assiduamente frequentato ed ospita anche alcune manifestazioni, il verde è abbondante e sono presenti anche sentieri in pendenza, oltre che tratti pianeggianti, rendendolo un luogo ideale per chi intende tenersi in forma correndo su percorsi misti, con tratti di vegetazione che danno l'impressione di trovarsi in un vero bosco.

La polveriera Beato Amedeo è in uno stato di totale degrado, cosa che costringe a tenerla chiusa al pubblico. Questo edificio, intitolato al duca di Savoia Amedeo IX che regnò dal 1465 al 1472, poteva contenere 430.000 chilogrammi di polvere da sparo e 21.400.000 cartucce[5].

Dal punto di vista faunistico, notevole è la presenza nel parco di una colonia di scoiattoli e di una famiglia di istrici[6].

Nei pressi del Parco della Cittadella si trova la più antica area di verde pubblico della città: il Pincio.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Eventi bellici ottocenteschi[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale Parco della Cittadella è l'ex campo trincerato della confinante Cittadella, che furono interessati dagli eventi bellici del periodo di dominazione francese, della Repubblica Romana nel 1849 e dell'unità d'Italia nel 1860.
Le lesioni belliche dovute a cannonate a palla e coniche sono ancora evidenti sulle mura del parco, particolarmente all'ingresso e in Via Circonvallazione tra i numeri 5 e 7, come risulta dall'esame delle foto sottostanti.
Il campo trincerato risulta cannoneggiato da almeno 12 pezzi rigati del IV corpo d'armata durante l'assedio di Ancona del 1860[7] e la presenza di danni alle mura di tipo conico si possono presumibilmente dedurre sia dalla forma di molte lesioni, terminanti con un piccolo incavo a forma conica, che dalla presenza al centro delle lesioni stesse di residui metallici, che potrebbero essere la punta dei nuovi proiettili conici, mai usati durante i precedenti assedi.

Immagini mura cannoneggiate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito I sedici forti di Ancona, pagina Campo Trincerato
  2. ^ Andrea Cinti, Il verde e i sensi residui in: Paesaggio urbano, volume 10 (p. 65).,
  3. ^ Sito "Ancona today, articolo Il Giardino delle Rose al parco della Cittadella, il 5 giugno l'inaugurazione
  4. ^ Sito dell'Associazione per i diritti degli Anziani, pagina Progetti
  5. ^ Sito I sedici forti di Ancona, pagina Le polveriere
  6. ^ Sito cronacheancona.it, articolo di Giampaolo Milzi del 19 ottobre 2017 Anziani in campo per curare i parchi alla Cittadella coltivano la rosa blu d'Ancona
  7. ^ "L'Investimento e la presa di Ancona" - Massimo Coltrinari - Edizioni Nuova Cultura - Roma - 2010 - pag. 122

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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