Paratifo
| Paratifo | |
|---|---|
| Specialità | infettivologia |
| Eziologia | infettiva |
| Sede colpita | sistema digerente |
| Classificazione e risorse esterne (EN) | |
| MeSH | D010284 |
| Sinonimi | |
| Febbre paratifoide | |
Il termine medico paratifo, o febbre paratifoide, raggruppa una serie di manifestazioni tossinfettive batteriche acute che colpiscono il tratto enterico dell'uomo e dell'animale. Esse si presentano sotto tre forme diverse dovute ad agenti patogeni del genere Salmonella, appartenenti alla specie S. paratyphi. Deve il suo nome all'affinità che le sue manifestazioni cliniche presentano con quelle associate alla febbre tifoide.
Forme e agenti eziologici[modifica | modifica wikitesto]
Si conoscono tre forme del paratifo, sostenute da tre diversi sierotipi dello stesso agente patogeno:
- Paratifo A, sostenuto da S. paratyphi A.
- Paratifo B, causato da S. paratyphi B.
- Paratifo C, sostenuto da S. paratyphi C (raro in Europa).
Sintomatologia[modifica | modifica wikitesto]
Si manifesta con un quadro clinico caratterizzato da dolori addominali, febbre (anche prolungata), feci liquide e frequenti scariche di diarrea.
Prognosi e terapia[modifica | modifica wikitesto]
La disponibilità di antibiotici riduce drasticamente, rispetto al passato, la mortalità degli esiti delle forme paratifoidi. Per via delle manifestazioni diarroiche, si rende sempre necessario affiancare alla terapia antibiotica l'instaurazione di una terapia idonea a ristabilire gli equilibri idrici e prevenire la disidratazione (soluzione salina o soluzione glucosata).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- «Paratifo» (2010), Dizionario di medicina, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) paratyphoid fever, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
| Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 32946 |
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