Paolo Baffi

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Paolo Baffi (Pavia, 5 agosto 1911 - Roma, 4 agosto 1989) è stato Governatore della Banca d'Italia dal 1975 al 1979.

Dopo aver ricoperto il ruolo di assistente docente all'Università Bocconi di Milano, entrò nella Banca d'Italia nel 1936, diventandone capo dell'Ufficio Studi e, dal 1960 al 1975, direttore generale.

Nel 1972 divenne socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei. Al suo nome è legata dal 1990 la biblioteca dell'istituto bancario nazionale.

Nel marzo 1979 fu incriminato nel corso di un'inchiesta sul mancato esercizio della vigilanza sugli istituti di credito condotta dal giudice istruttore Antonio Alibrandi e dal sostituto procuratore della Repubblica di Roma Luciano Infelisi. Il vice direttore della Banca d'Italia, Mario Sarcinelli, fu addirittura tratto agli arresti. L'operato della magistratura romana fu accolto da un'ondata d'indignazione, e a Baffi e a Sarcinelli pervennero innumerevoli manifestazioni di solidarietà. In seguito furono ambedue integralmente prosciolti in istruttoria, ma Baffi, a cui l'onta dell'arresto fu risparmiata solo a causa dell'età, preferì dimettersi dall'incarico di Governatore nel settembre 1979. Prima di lasciare l'incarico, al presidente del consiglio Francesco Cossiga indicò il nome del direttore generale dell'istituto, Carlo Azeglio Ciampi, come suo successire.

Fu eletto governatore onorario, e fino alla morte nell'agosto 1989 fu consigliere e poi vice presidente della BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali).

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