Palazzo Mazzetti di Pietralata

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Palazzo Mazzetti di Pietralata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
IndirizzoPiazza Rondanini 33
Coordinate41°54′00″N 12°28′33.8″E / 41.9°N 12.476056°E41.9; 12.476056
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione~1820-1835
StileNeoclassico
PianiTre piani, con mezzanino.
Realizzazione
ArchitettoVirginio Vespignani, Giuseppe Marasca
AppaltatoreDon Giovanni Battista Mazzetti, II Marchese di Pietralata
ProprietarioPrivati

Il Palazzo Mazzetti di Pietralata è la dimora della storica e omonima casata; si trova a Roma, nel rione Sant'Eustachio, in piazza Rondanini n. 33, non lontano dal Pantheon, da un lato, e da piazza Navona, dall'altro.

I marchesi Mazzetti fino al secolo XIX avevano vissuto nel Palazzo di Angelo al numero civico 45 della stessa piazza, che ancora portava il nome della famiglia; tutte le fonti concordano sul fatto che in quell'epoca don Giovanni Battista Mazzetti, II marchese di Pietralata, possedeva tutti gli immobili che su detta piazza affacciavano; in particolare, sul lato settentrionale, vi erano una serie di case contigue, ove in precedenza prese dimora il noto pittore Antoniazzo Romano, acquistate un secolo prima dall'avo don Giovanni Battista dal principe don Ludovico Chigi, che lasciavano solo un piccolo passetto che univa via del Pozzo delle Cornacchie con piazza delle Coppelle. Intorno al 1820 egli diede incarico, secondo Salvatore Rebecchini al noto architetto Virginio Vespignani, mentre secondo altri al Marasca, di riorganizzare completamente l'area urbana indicata ed edificare un palazzo degno del fasto della famiglia e del decoro del rione.

Complessivamente si impiegarono quindici anni per completare l'opera: il palazzo si estende su quattro lati per un intero isolato, fino a Piazza delle Coppelle, con un cortile centrale che mantiene in pianta lo spazio di una grande sala delle Terme di Nerone, ad esso sottostanti, nonché un tratto delle mura semicircolari di queste, come ricorda la targa marmorea giustapposta all'accesso della scala secondaria. La facciata principale è rivestita di bugnato fino al primo piano. Al pianterreno un grande portone ad arco, che occupa fino al mezzanino, ove si aprono quattro finestre a semiarco; quindi un fregio a greche. Al primo piano, cinque finestre architravate su mensole; al secondo piano, altre cinque architravate; al terzo, altrettante riquadrate ed, infine, cornicione su mensole che presenta elementi araldici della famiglia, quali la testa di leone, la mazza e le rose.

Al piano nobile si conservano ancor oggi affreschi di Vincenzo Camuccini, al cui figlio, il barone Giovanni Battista, era andata in sposa donna Candida, figlia di don Camillo Mazzetti, I marchese di Pietralata.

Il palazzo fu ulteriormente ampliato con il vicino immobile al civico 29, che il padre, don Angelo Mazzetti, acquistò e dapprima donò all'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia e successivamente il figlio Giovanni Battista, a tal uopo, riacquistò. Il palazzo è stato abitato dalla famiglia fino agli anni trenta del XX secolo, periodo nel quale venne alienato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Baracconi, I rioni di Roma, Edizioni del Tritone, Roma 1942
  • Capitolium, Anno 1925-1935, Fratelli Palombi Editori, Roma 1966, v. 41, pag. 544.
  • Giorgio Carpaneto, I Palazzi di Roma, Newton Compton Editori, Roma 1991, pag. 327.
  • Claudia Cerchiai, La grande guida dei Rioni di Roma- Rione VIII S. Eustachio, Newton Compton Editore, Roma 2000, pag. 526-529.
  • Ferruccio Lombardi, Roma-Palazzi, palazzetti e case, Edilstampa 1991, pag. 365.
  • Claudio Rendina, Le grandi famiglie di Roma, voce Mazzetti di Pietralata, Newton Compton Editori, Roma 2004, pag. 429.
  • Claudio Rendina, I palazzi storici di Roma, voce Palazzo Mazzetti di Pietralata, Newton Compton Editori, Roma 2005.
  • Cecilia Pericoli Ridolfini, Rione S. Eustachio, Volume IV, Fratelli Palombi Editore, Roma 1971, pag. 6, 87, 88, 90, 102.
  • Salvatore Rebecchini, Don Giovanni Battista Mazzetti, II marchese di Pietralata, in Storia della famiglia Mazzetti, Vallombrosa 1975.
  • U. Bottazzi, L’architettura romana del secolo XIX in Roma, in Capitolium - Rassegna mensile del Governatorato, anno 1931 - IX E.F. (anno VII, n. 5) maggio 1931, Casa Editrice Bestetti e Tumminelli, Milano e Roma.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]