Pachón Navarro

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Pachón navarro (c. 1890)
Pachón Navarro con naso diviso

Il Pachón Navarro (plurale Pachones Navarros ) è una razza spagnola di cane da caccia della comunità autonoma di Navarra, nel nord della Spagna.[1]

È una delle cinque razze basche di cane, le altre sono il cane da pastore basco, l' Erbi Txakur, il Villano de Las Encartaciones e il Villanuco de Las Encartaciones.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Pachón si pensa sia tra i più antichi Cane da ferma della penisola iberica, con prove iconografiche che risalgono al Medioevo. Nel diciannovesimo secolo, quando la caccia divenne un'occupazione della borghesia, si diffuse in gran parte della Spagna con nomi come Pachón, Pachón de Vitoria, Pachón español, Perdiguero común e Perdiguero navarro.

Cani di questo tipo furono esposti nelle prime esposizioni canine spagnole negli anni 1890.[4]

Il Pachón era tra le razze riconosciute dalla Real Sociedad Canina alla sua fondazione nel 1911, ma negli anni '70 si credeva che fosse estinto. Gli sforzi per recuperarlo sono iniziati con un censimento degli esempi sopravvissuti nel 1979.[4]

Nel 1983 era una delle quattro razze canine spagnole ritratte in un'emissione di francobolli.[5]

Una società di razza, l'Asociación Nacional Pro Recuperación del Pachón Navarro , è stata fondata a Laserna; ad Álava nel 2001, seguito dak Círculo de Cazadores y Criadores de Pachón Navarro a Pamplona nel 2002.[4] Uno standard di razza è stato pubblicato dal governo della Navarra nel 2006 e nel 2010 il Pachón è stato aggiunto all'elenco delle razze canine riconosciute dal governo spagnolo.[4][6] Attualmente non è riconosciuto dalla Fédération Cynologique Internationale.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il moderno Pachón è un cane da caccia di tipo braque che punta alla selvaggina. Ha un pelo corto che può essere marrone e bianco, o arancione e bianco, comunemente spuntato come il mantello della maggior parte dei Pointer tedeschi a pelo corto. La testa e le grandi macchie sul mantello sono generalmente a tinta unita.

Come il Pointer turco alcuni esemplari mostrano una caratteristica insolita, il naso diviso o bifido.[1][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Mariano Gómez Fernández (2002). Las razas de ganado autóctonas vascas en el pastoreo vaso (in Spanish). Annals del Centre d'Estudis Comarcals del Ripollès. 2002: 279–290.
  2. ^ Elena Espinosa Mangana (4 March 2010). 4133: Orden ARM/573/2010, de 4 de marzo, por la que se modifica el anexo del Real Decreto 558/2001, de 25 de mayo, por el que se regula el reconocimiento oficial de las organizaciones o asociaciones de criadores de perros de raza pura (in Spanish). Boletín Oficial del Estado 62: 24841.
  3. ^ Javier Moscoso del Prado y Muñoz (18 May 1983). 15315: ORDEN de 18 de mayo de 1983 sobre emisión y puesta en circulación de dos series de sellos de correos con las denominaciones de "Perros de raza española" y "Grandes efemérides" (in Spanish). Boletín Oficial del Estado 127: 14981.
  4. ^ a b c d Mariano Gómez, I. Amezaga (2003). Conservation of livestock genetic resources in Euskadi (Basque Country). Animal Genetic Resources/Resources génétiques animales/Recursos genéticos animales 33: 41–55. ISSN 1014-2339 (WC · ACNP).
  5. ^ [s.n.] (25 September 2006). Orden Foral 270/2006, de 14 de agosto, del Consejero de Agricultura, Ganadería y Alimentación, por la que se reconoce el estándar racial y funcional de la raza canina Pachón Navarro (in Spanish). Gobierno de Navarra/Nafarroako Gobernua. Boletín Oficial de Navarra 115
  6. ^ Miguel Fernández Rodríguez, Mariano Gómez Fernández, Juan Vicente Delgado Bermejo, Silvia Adán Belmonte, Miguel Jiménez Cabras (eds.) (2009). Guía de campo de las razas autóctonas españolas (in Spanish). Madrid: Ministerio de Medio Ambiente y Medio Rural y Marino. ISBN 9788449109461.
  7. ^ Split Nose Dog Breeds: Rare And Mysterious Dogs, su The Goldens Club, 30 giugno 2021. URL consultato il 14 novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Morris, Desmond. Dogs - The Ultimate Dictionary of Over 1,000 Dog Breeds. Ebury Press, 2001. ISBN 0-09-187091-7. p. 261.

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