Oratorio di San Giorgio (Fidenza)

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Oratorio di San Giorgio
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàFidenza
Indirizzopiazzetta Stanislao Omati
Coordinate44°51′56.13″N 10°03′30.9″E / 44.865591°N 10.058584°E44.865591; 10.058584
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Giorgio
Diocesi Fidenza
Consacrazione1314
Sconsacrazione1902
Fondatoremarchese Guglielmo Pallavicino
Stile architettonicogotico
Inizio costruzione1314

L'oratorio di San Giorgio è un luogo di culto cattolico sconsacrato dalle forme gotiche, situato in piazzetta Stanislao Omati a Fidenza, in provincia di Parma e diocesi di Fidenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio fu innalzato nel 1314 per volere del marchese Guglielmo Pallavicino di Scipione, con un piccolo ospedale annesso destinato a carcerati e disertori;[1] sorgeva in origine lungo la via Francigena e costituiva col vicino duomo uno dei luoghi visitati dai pellegrini diretti verso Roma.[2]

La chiesa fu restaurata nella zona absidale nel 1443 su progetto dell'architetto Bernardo Isabelli ed arricchita di beni nel secolo successivo dal marchese Tommaso Pallavicino.[3]

Nel 1575 la facciata fu abbattuta per consentire la costruzione delle mura cittadine, volute dal duca Ottavio Farnese; nello stesso anno la confraternita della Santissima Trinità iniziò a utilizzare per le proprie funzioni la piccola chiesa, che acquistò nel 1582.[2]

In seguito alla demolizione delle fortificazioni ordinata nel 1603 dal re di Spagna Filippo III,[4] nel 1617 la chiesa fu completamente ristrutturata e ruotata di 180°: la vecchia abside fu trasformata in portico d'ingresso, fu innalzato un nuovo presbiterio absidato ad ovest e furono edificate quattro cappelle laterali, intitolate sul lato sud alla Madonna della Mercede e a sant'Agata e sul lato nord a santa Maria Maddalena e a san Filippo Neri.[2]

Nel 1769 i decreti ducali stabilirono la chiusura del piccolo ospedale di San Giorgio,[2] che fu trasformato in teatro.[5]

A causa della soppressione napoleonica degli ordini religiosi del 1805, la chiesa fu chiusa e tutti i suoi beni furono confiscati. La confraternita della Santissima Trinità vi rientrò solo successivamente, prima del suo scioglimento definitivo nel 1902; in seguito il luogo di culto fu sconsacrato e adibito a magazzino.[2]

Durante la seconda guerra mondiale l'edificio fu gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati del 1944 e cadde in profondo degrado diventando deposito di materiali edili.[1] Nel 1969 la sezione di Fidenza dell'associazione Italia Nostra ne avviò un significativo restauro, che riportò alla luce l'affresco medievale sulla parete della torre campanaria, in seguito rimosso, e le tracce dell'antico abside; furono inoltre abbattute le deteriorate cappelle laterali aggiunte nel XVII secolo.[2]

Nel 1985 fu traslato nell'ex oratorio, utilizzato all'epoca come deposito,[3] il sarcofago in pietra che in origine conteneva i resti di san Donnino, risalente al III secolo, rimosso dall'altare del duomo.[6]

Nel 2002 l'edificio fu completamente restaurato ed adibito a spazio espositivo su progetto degli architetti Franco e Angelo Pattini, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariparma.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata
Lato nord

L'edificio si sviluppa su un'unica navata, con facciata ad est e lungo presbiterio absidato ad ovest.[3]

La facciata a capanna in laterizio, preceduta da un piccolo sagrato che evidenzia il tracciato dell'originaria abside, mostra marcatamente le tracce del suo abbattimento: al centro è collocato il portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, all'interno del muro intonacato che tampona l'originario arco ogivale del presbiterio, di cui si scorgono anche gli antichi capitelli di imposta; superiormente si apre una piccola finestra a forma di croce, mentre a coronamento corre un motivo a denti di sega realizzato in laterizio;[3] sulla destra si innalza in aggetto la torre campanaria, sulla cui parete adiacente all'accesso è ancora visibile all'interno di un arco ogivale la sinopia dell'affresco medievale raffigurante San Giorgio e il drago; il dipinto del 1371, rimosso nel 1969 e oggi conservato nel museo del Duomo di Fidenza, è considerato una delle più alte espressioni della poetica padana del tardo gotico.[2] Il campanile in mattoni, incompleto in quanto mancante della porzione sommitale, è decorato con paraste sugli spigoli e con fasce orizzontali ad archetti intrecciati, mentre la cella campanaria si apre sui quattro lati con semplici monofore ad arco a tutto sesto.[3]

La parete destra su via Affanni, decorata in sommità con un elegante motivo a denti di sega realizzato in laterizio, evidenzia con due ampie nicchie ad arco a tutto sesto le tracce delle cappelle innalzate agli inizi del XVII secolo ed abbattute nel XX; al di sopra si aprono due piccole finestre quadrate, prive di ornamenti.[3]

All'interno la navata, coperta da una volta a botte,[7] è interamente intonacata e decorata con una cornice che corre lungo le pareti proseguendo anche nella zona presbiteriale; vi è collocato dal 1985 l'antico sarcofago in pietra di san Donnino.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La chiesa dell'Oratorio di San Giorgio, su fidenza-luoghi.blogspot.it. URL consultato il 22 marzo 2016.
  2. ^ a b c d e f g Recupero della Chiesa di S. Giorgio in Fidenza, su fondazionecrp.it. URL consultato il 22 marzo 2016.
  3. ^ a b c d e f Oratorio di San Giorgio, su Cammini d'Europa. URL consultato il 9 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2016).
  4. ^ Fidenza: nuove e vecchie mura farnesiane, su fidenza-luoghi.blogspot.it. URL consultato il 22 marzo 2016.
  5. ^ Il Crocifisso dell'antico ospedale di San Giorgio a Fidenza, su lucecolore.blogspot.it. URL consultato il 22 marzo 2016.
  6. ^ a b La cripta del Duomo di Fidenza musealizzata, su fidenza-luoghi.blogspot.it. URL consultato il 22 marzo 2016.
  7. ^ a b Chiesa di San Giorgio Martire, su eventi.parma.it. URL consultato il 9 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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