Oratorio del Sacro Cuore

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Oratorio del Sacro Cuore di Gesù
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàMonteforte d'Alpone
IndirizzoVia San Carlo
Coordinate45°25′11.51″N 11°16′49.5″E / 45.419863°N 11.280418°E45.419863; 11.280418
Religionecattolica di rito romano
TitolareSacro Cuore di Gesù
DiocesiVerona
Fondatoredon Luigi Nardello
Inizio costruzione1876
Completamento1876

L'Oratorio del Sacro Cuore di Gesù è una chiesa sussidiaria in Monteforte d'Alpone; fa parte del vicariato dell'Est Veronese, precisamente dell'Unità Pastorale Soave - Monteforte[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il monterfortiano don Luigi Nardello esercitò il suo ministero esclusivamente nella parrocchia del suo paese. Dal 1845 al 1856 e nel 1872 fu il cappellano di Santa Maria Fossa Dragone e, in contemporanea, dopo la costruzione dell’Oratorio di San Luigi Gonzaga presso la parrocchiale di S. Maria Maggiore, avvenuta tra il 1843 e il 1855, ne divenne il direttore, incarico che ricoprì fino alla morte avvenuta nel 1891.

Don Nardello, il 20 maggio 1876, informò tramite lettera l’arciprete don Lupicino Turco della costruzione di un Oratorio, pregandolo di domandare al Vescovo di Verona, il Cardinale Luigi di Canossa, l’autorizzazione a benedirlo e a celebrare la prima Santa Messa. Inoltre, chiedeva di potervi celebrare l’Eucarestia nei giorni in cui, a causa del maltempo o della malattia, non avrebbe potuto recarsi a Santa Maria Maggiore. Essendo un Oratorio privato, la celebrazione sarebbe avvenuta con la porta chiusa sulla pubblica via.

La Curia diocesana, l’8 giugno, emanò il decreto con cui concesse l’autorizzazione e il 23 dello stesso mese don Turco benedì il nuovo luogo di culto[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata[modifica | modifica wikitesto]

L’edificio sorge sul muro di cinta della corte dei Nardello e la facciata, in mattoni, presenta un portale in marmo, il tutto preceduto da una cancellata in ferro battuto. Sul fastigio della facciata è scolpito un cuore, a ricordare la dedicazione dell’edificio al Sacro Cuore di Gesù.
Sotto l’architrave vi è l’iscrizione Gesù Giuseppe Maria vi dono il cuore e l’anima mia[3].

L’interno[modifica | modifica wikitesto]

L’interno presenta un altare con cornice elaborata con iscrizione (Praebe fili mi cor tuum mihi; Figlio mio offrimi il tuo cuore) che racchiude una pala della fine del XIX secolo con il ‘’Sacro Cuore di Gesù’’, opera attribuita al pittore veronese Luigi Marai che è stata ritoccata nella parte inferiore.

Ai lati della pala due nicchie con statue in marmo raffiguranti San Giuseppe e l’ Addolorata[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ diocesiverona.it, https://www.diocesiverona.it/altre-sezioni/mappa/vicariato-est-veronese/unita-5. URL consultato il 2 agosto 2023.
  2. ^ pag. 308-309 Gecchele Mario, Bruni Dario, De Marchi Irnerio (a cura di), Luoghi di culto in Val d'Alpone. Fra storia e arte, Lonigo, Associazione Culturale Le Ariele - Riccardo Contro Editore, 2022.
  3. ^ a b Gecchele, Bruni e De Marchi, p. 309.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gecchele Mario, Bruni Dario, De Marchi Irnerio (a cura di), Luoghi di culto in Val d'Alpone. Fra storia e arte, Lonigo, Associazione Culturale Le Ariele - Riccardo Contro Editore, 2022.

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