Omicidio di Scott Amedure

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Omicidio di Scott Amedure
omicidio
TipoOmicidio doloso tramite arma da fuoco
Data9 marzo 1995
LuogoLake Orion, Michigan
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
ArmaFucile
ObiettivoScott Bernard Amedure
ResponsabiliJonathan Schmitz
MotivazioneDifesa da panico gay
Conseguenze
Morti1

L'omicidio di Scott Bernard Amedure fu commesso il 9 marzo 1995 negli Stati Uniti d'America. Il 6 marzo 1995, durante la registrazione di una puntata del talk show televisivo The Jenny Jones Show, Amedure rivelò di provare attrazione sessuale per un suo conoscente, un ragazzo di nome Jonathan Schmitz il quale, tre giorni dopo, sparò due fucilate ad Amedure, uccidendolo sul colpo sull'uscio della sua abitazione; confessò quindi l'omicidio costituendosi alla polizia e fu giudicato colpevole di omicidio di secondo grado. In seguito, i famigliari della vittima intentarono causa alla produzione del Jenny Jones Show chiedendo un forte risarcimento economico. La puntata incriminata non venne mai trasmessa, sebbene alcuni spezzoni della stessa sono stati mandati in onda nei notiziari e in programmi televisivi di approfondimento sul caso.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 marzo 1995, Amedure partecipò alla registrazione di una puntata del talk show The Jenny Jones Show, dove ammise di provare attrazione sessuale nei confronti di Jonathan Schmitz, un ragazzo che viveva vicino a casa sua a Lake Orion, Michigan. Invitato al programma, fino al giorno della registrazione, Schmitz non sapeva chi fosse il suo ammiratore segreto. Egli dichiarò in seguito di aver partecipato allo show per curiosità, e che la produzione gli aveva lasciato intendere che l'ammiratore fosse di sesso femminile,[1][2] cosa poi smentita dagli autori del programma che dissero di aver chiaramente detto a Schmitz che l'ammiratore segreto poteva essere uomo o donna.[3]

Durante la puntata, Amedure fu incoraggiato dalla presentatrice Jenny Jones a condividere pubblicamente le sue fantasie erotiche su Schmitz, dopo che il ragazzo era stato fatto accomodare in studio. Secondo il Washington Post, "i due uomini si scambiarono uno strano abbraccio prima che la conduttrice sganciasse la bomba". In risposta alla rivelazione di Amedure, Schmitz rise in preda a forte imbarazzo, per poi dichiarare di essere "decisamente eterosessuale", e rifiutare educatamente le avances.[4]

Omicidio[modifica | modifica wikitesto]

Tre giorni dopo la registrazione del programma, Amedure lasciò un messaggio con una proposta sessuale sull'auto di Schmitz.[5] Dopo aver trovato il messaggio, Schmitz si recò a prelevare in banca, acquistò un fucile da caccia, e si diresse a casa di Amedure. Chiese spiegazioni ad Amedure circa il messaggio, poi Schmitz tornò alla sua auto, prese il fucile, tornò da Amedure e gli sparò due colpi al torace, uccidendolo sul colpo. Poco tempo dopo, Schmitz telefonò al 9-1-1, e confessò l'omicidio.[6][7] Il giovane affermò che le proposte omosessuali di Amedure l'avevano umiliato e irritato, e che lo aveva ucciso "perché gli aveva fatto uno scherzo del cazzo".[8]

Processo[modifica | modifica wikitesto]

Al processo, gli avvocati difensori di Schmitz, per dimostrare che l'accusato ha agito in uno stato di infermità mentale temporanea, causata da una non comprovata condizione psichiatrica chiamata "panico omosessuale"[9], dichiararono alla corte che al loro cliente erano stati diagnosticati disturbi psichici dovuti a manie depressive e alla malattia di Basedow-Graves, che avevano causato il suo crollo emotivo e il conseguente omicidio di Amedure per l'imbarazzo e la vergogna provati. Nel 1996 Schmitz fu giudicato colpevole di omicidio di secondo grado e condannato a un periodo di detenzione compreso tra i 25 e i 50 anni, ma il verdetto fu ribaltato in appello, per poi essere definitivamente confermato dalla Corte suprema degli Stati Uniti d'America.[10] Schmitz è uscito di prigione il 22 agosto 2017.[11]

Eventi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999, la famiglia di Amedure assunse Geoffrey Fieger come avvocato, per fare causa al The Jenny Jones Show, alla Telepictures e alla Warner Bros. adducendo come motivazione varie negligenze che avevano portato alla morte di Amedure come risultato finale. A maggio, il giudice stabilì un risarcimento pari a 29,332,686 milioni di dollari in favore dei parenti di Amedure.[12]

La giuria dichiarò che la condotta dei produttori del The Jenny Jones Show era stata sia irresponsabile sia negligente, favorendo intenzionalmente una "situazione imprevedibile" per fare ascolti, senza preoccuparsi delle possibili conseguenze.[13] Gli avvocati difensori della Time Warner dichiararono in seguito che tale verdetto avrebbe creato un precedente pericoloso nell'industria dell'intrattenimento.[14]

La sentenza di risarcimento fu comunque successivamente revocata dalla Corte d'appello del Michigan.[15][16]

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Il podcast Criminal incluse il caso dell'omicidio di Scott Amedure e il successivo processo a Jonathan Schmitz nell'episodio Panic Defense, dedicato alla difesa da panico gay.[17]

Il caso dell'omicidio di Scott Amedure è inoltre descritto nella prima puntata della serie Processi mediatici in onda su Netflix.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fatal Shooting Follows Surprise on TV Talk Show–New York Times, in The New York Times, 12 marzo 1995. URL consultato l'8 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
  2. ^ Bill Carter, Talk-Show Host, Testifying at Murder Trial, Plays Down Her Role in Program, in New York Times, 1º novembre 1996. URL consultato l'8 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2009).
  3. ^ TomEvision, Jenny Jones Trial, su youtube.com, 17 aprile 2010. Ospitato su YouTube.
  4. ^ Swenson, Kyle, A 1995 TV show surprised him with his gay secret admirer. This week he leaves prison., in The Washington Post, 23 agosto 2017. URL consultato il 23 agosto 2017.
  5. ^ Bradsher, Keith, Talk-Show Guest Is Guilty Of Second-Degree Murder–New York Times, in The New York Times, 13 novembre 1996. URL consultato l'8 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2009).
  6. ^ Man Convicted Again In Talk Show Murder, in The New York Times, 27 agosto 1999. URL consultato il 12 dicembre 2008.
  7. ^ Marianne M. Jennings, Business: Its Legal, Ethical and Global Environment, Thomson West, 2005, pp. 388, ISBN 0-324-20488-4.
  8. ^ Processi mediatici (Trial by Media), Episodio 1 Talk Show Murder, Netflix
  9. ^ Jenny, on the Spot, in Washington Post, 1º novembre 1996.
  10. ^ 25-50 Year Sentence in Talk Show Slaying, in The New York Times, 15 settembre 1999.
  11. ^ Man who killed after Jenny Jones Show leaves prison, in Lansing State Journal, 23 agosto 2017.
  12. ^ courtofappeals.mijud.net, 9 maggio 2006, https://web.archive.org/web/20060509214123/http://courtofappeals.mijud.net/documents/OPINIONS/FINAL/COA/20021022_C226645_64_233O.226645.OPN.COA.PDF. URL consultato il 16 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
  13. ^ Roger L.Tyreese Sadler, Electronic Media Law, SAGE, 2005, p. 227, ISBN 1-4129-0588-5.
  14. ^ Talk show held negligent in guest's killing, cnn.com, 7 maggio 1999. URL consultato il 12 dicembre 2008.
  15. ^ Michigan Court of Appeals–Court Opinions, su courtofappeals.mijud.net. URL consultato l'8 luglio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2007).
  16. ^ Gilbert, et al. v. Ferry, et al. (PDF), su caselaw.lp.findlaw.com. URL consultato l'8 luglio 2008.
  17. ^ Panic Defense, su Criminal, 6 dicembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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