Daedalea quercina

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Daedalea quercina
Daedalea quercina
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Sottodivisione Agaricomycotina
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Incertae sedis
Ordine Polyporales
Famiglia Fomitopsidaceae
Genere Daedalea
Specie D. quercina
Nomenclatura binomiale
Daedalea quercina
(L.) Pers., 1801
Nomi comuni

oak mazegill

Daedalea quercina
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Daedalea quercina (L.) Pers., 1801 è un fungo legnoso appartenente alla famiglia Fomitopsidaceae, come suggerisce il suo nome, è un fungo parassita unico, abitante delle querce. Si tratta di un particolare fungo poliporo con i pori come pori di superficiali fitti e molto intricati, labirintici, da biancastri a grigio marrone. La carne è dura e di colore che va dal biancastro al bruno. Daedaleopsis confragosa è simile, ma il suo labirinto di pori ha la superficie meno regolare, pareti sottili, e di solito ammaccature rossastre. Lenzites betulina ha la superficie simile.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della specie deriva dal latino quercus, quercia, per il suo habitat preferenziale, il genere Quercus. Il suo nome ricorda Daedalus, il labirinto che nascose il Minotauro nell'antica Grecia.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Corpo fruttifero[modifica | modifica wikitesto]

Cappello: 10–30 cm, ampiamente gnoccoso, a forma di zoccolo, asciutto e liscio, finemente stratificato, (in genere più verso il margine); biancastro quando è fresco, ma da grigio-rossiccio a nero avanzando con l'età (spesso più scuro verso il punto di attacco negli esemplari che hanno diversi anni). Sessile, semicircolare, con superficie rugosa, gli strati sono di diverso colore.

Tubuli[modifica | modifica wikitesto]

Tubuli lunghi circa 4 centimetri e larghi circa 1–3 mm, color grigio-crema.

Pori[modifica | modifica wikitesto]

Di forma allungata, poligonali e concolori ai tubuli. I pori sono simili a pseudolamelle, biancastri quando sono freschi, diventando giallo pallido o marrone chiaro. La cosa cambia se vi sono ammaccature.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Sessile, un vero gambo non è presente.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

La carne è biancastra, legnosa, di consistenza simile al sughero. Con l'età diventa marrone pallido. Reazioni chimiche: tutte le parti diventano nere sotto KOH. Odore e sapore: insignificanti, di fungo.

Caratteri microscopici[modifica | modifica wikitesto]

Spore

Caratteristiche microscopiche: Spore di 5-6 x 2-3,5 μ, lisce, cilindriche o a forma ellittica. La sporata è bianca.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Parassita attivissimo e mortale, crescente da sola o in piccoli gruppi su querce e castagni (occasionalmente sul legno di altre latifoglie) vivi, raramente su conifere e con il corpo fruttifero fuso nel legno. Pluriennale, provoca il marciume bruno del durame; ampiamente distribuito in Europa centrale e settentrionale, nel Nord America, ma raro, non più presente dopo l'ovest del Mississippi.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Non commestibile perché duro e legnoso.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agarico-suber daedaleum Paulet, Traité Champ., Atlas 2: 75 (1793)
  • Agaricus antiquus Willd., Fl. Berol. Prodr.: 376 (1787)
  • Agaricus labyrinthiformis Hoffm., Nomenclator fungorum (Berlin) 1: 1789 (1789)
  • Agaricus labyrinthiformis Bull., Hist. Champ. France (Paris) (1788)
  • Agaricus quercinus L., Species Plantarum: 1176 (1753)
  • Antrodia hexagonoides (Fr.) P. Karst., Meddn Soc. Fauna Flora fenn. 5: 40 (1880)
  • Daedalea inzengae Fr., Fungi sicil. 2: 8 (1869)
  • Daedalea nigricans Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 499 (1801)
  • Daedalea quercina f. hexagonoides (Fr.) Bondartsev, Trutovje Griby: 569 (1953)
  • Daedaleites quercinus (L.) Mesch.
  • Hexagonia minor Lázaro Ibiza, Revta R. Acad. Cienc. exact. fis. nat. Madr. 14: 514 (1916)
  • Lenzites quercina (L.) P. Karst., Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 1: 369 (1888)
  • Merulius quercinus (L.) Pers., Neues Mag. Bot. 1: 106 (1794)
  • Striglia inzengae (Fr.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 871 (1891)
  • Striglia quercina (L.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 871 (1891)
  • Trametes hexagonoides Fr., in Quélet, Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 287 (1872)
  • Trametes quercina (L.) Pilát, Atlas des Champignons de l'Europe, Ser. B 3: 329 (1939)[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daedalea quercina, su speciesfungorum.org. URL consultato il 26 febbraio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Linnaeus, 1753, Persoon, 1801. Saccardo, 1888; Overholts, 1953; Smith, Smith & Weber, 1981; Arora, 1986; Gilbertson & Ryvarden, 1986; Phillips, 1991/2005; Lincoff, 1992; Barron, 1999; McNeil, 2006; Miller & Miller, 2006.

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