Nino Ricciardi
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Nino Ricciardi | |
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Nascita | Vezzano Ligure, 15 dicembre 1921 |
Morte | Graveglia, 8 aprile 1945 |
Cause della morte | Caduto in combattimento durante azione partigiana |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Specialità | Fuochista |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | vedi onorificenze |
Marina Militare[1] | |
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Nino Ricciardi (Vezzano Ligure, 15 dicembre 1921 – Graveglia, 8 aprile 1945) è stato un militare e partigiano italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Chiamato alle armi in Marina nel 1941, l'8 settembre 1943 si trovava a Trieste, imbarcato come fuochista sul cacciatorpediniere "Spada". Riuscito a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi, tornò in Liguria e, a Migliarina si collegò alle organizzazioni della Resistenza. Nel dicembre del 1944 entrò a far parte del Battaglione "Vanni" della Brigata Garibaldi. Era comandante di un plotone quando cadde in combattimento nel tentativo di ostacolare i tedeschi in ritirata facendo saltare il ponte di Graveglia.
A Ricciardi è stata dedicata una via del comune di La Spezia[2].
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
«Marinaio imbarcato su di una unità della Marina Militare nelle acque di Trieste, l'8 settembre 1943 sfuggiva alla cattura da parte dei tedeschi e raggiungeva nella natia Liguria le formazioni partigiane che già combattevano l'oppressore. Primo fra i primi nelle imprese più rischiose, sempre alla testa della sua squadra, fu animatore e trascinatore dei compagni contro un nemico numericamente superiore. Conquistata una posizione particolarmente importante per ostacolare i movimenti del nemico, la manteneva valorosamente nonostante i ripetuti violenti contrattacchi avversari. Congelato agli arti inferiori per inclemenza del clima, non volle riposo e partecipava a nuove azioni sempre emergendo per valore e sprezzo del pericolo. Ferito rifiutava ancora soccorsi per non allontanarsi dalla lotta ormai decisiva per le sorti della Patria e, mentre incalzava il nemico in ritirata, cadeva colpito al cuore. Magnifica figura di eroico partigiano che tutto diede alla Patria.»
— Liguria, 8 settembre 1943 - 8 aprile 1945[3].
— Liguria, 8 settembre 1943 - 8 aprile 1945[3].
— Mediterraneo orientale, ottobre 1942[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Biografia sul sito della Marina Militare
- ^ isrlaspezia.it (PDF). URL consultato il 31 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2018).
- ^ Quirinale.it
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Nino Ricciardi, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.