Nina Byers

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Nina Byers (Los Angeles, 19 gennaio 1930Santa Monica, 5 giugno 2014) è stata una fisica, docente e ricercatrice statunitense, professoressa emerita presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia della UCLA[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nina Byers si laureò presso l'Università di Berkeley nel 1950 ed ottenne un dottorato di ricerca presso l'Università di Chicago nel 1956. [2][3]

Byers condusse analisi fenomenologiche ed osservazioni sperimentali che portarono ad importanti progressi teorici nella fisica delle particelle e nella teoria della superconduttività. All'interno della sua pubblicazione "Theoretical considerations concerning quantized magnetic flux in superconductors", dimostrò che l'osservazione della quantizzazione del flusso nei superconduttori in unità di hc/2e è un'evidenza sperimentale per l'accoppiamento di elettroni proposto dalla teoria BCS della superconduttività (teorema di Byers-Yang).

Oltre alla pubblicazione dei suoi lavori scientifici, la Byers ha scritto numerosi articoli e libri riguardanti i contributi apportati alla fisica moderna da parte di studiose e scienziate donne. Ha sviluppato il sito Web Contributions of 20th Century Women to Physics, che documenta contributi originali ed importanti alla fisica di oltre 80 fisici e scienziate donne del ventesimo secolo.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su pa.ucla.edu. URL consultato il 19 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  2. ^ Copia archiviata, su pa.ucla.edu. URL consultato il 19 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2019).
  3. ^ Copia archiviata, su cwp.library.ucla.edu. URL consultato il 19 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  4. ^ Nina Byers e Gary Williams, Out of the Shadows: Contributions of Twentieth-Century Women to Physics, ISBN 9780521169622.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN65048052 · ISNI (EN0000 0000 1717 1712 · LCCN (ENno2006116970 · BNF (FRcb15660789n (data) · J9U (ENHE987007428822605171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2006116970