Myrddin Wyllt

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Vetrata di una chiesa scozzese a Peebles (Stobo Kirk), rappresentante il "Silvestre Merlino" e San Mungo.[1]

Myrddin Wyllt (in inglese: Merlin the Wild, "Merlino il selvaggio"; in latino Merlinus Caledonensis, Merlin Sylvestris[1]) è un personaggio semileggendario del Medioevo gallese, che appare col nome di Merlino nel libro di Geoffrey of Monmouth: Vita Merlini. Appare completamente diverso dal Merlino delle altre opere di Monmouth, ovvero il Mago Merlino della tradizione arturiana, noto in gallese come Myrddin Emrys, e sembra corrispondere a un personaggio storico vissuto in Gran Bretagna nel VI secolo (da cui, forse, il Merlino arturiano è ispirato a livello storico).

Del personaggio di Myrddin Wyllt, Goffredo di Monmouth dice che era nato intorno al 540 e aveva una sorella gemella di nome Gwendydd. Impazzì dopo una battaglia avvenuta nel 573; si ritirò nei boschi a vivere con gli animali[1]. Come il Merlino arturiano, Myrrdin aveva il dono della chiaroveggenza[2]; aveva previsto che sarebbe morto cadendo e annegando. In effetti, morì impalato cadendo su una pertica di pescatori, con la testa sott'acqua (Vita Merlini). La sua tomba sarebbe vicino al fiume Tweed, nel villaggio di Drumelzier, vicino a Selkirk, ma non è stata rinvenuta alcuna prova archeologica in tal senso.

Biografia leggendaria[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente nacque intorno all'anno 540, Myrddin Wyllt fu colpito dalla follia dopo la Battaglia di Arfderydd nel 573, e si rifugiò nelle foreste della Caledonia (in gallese Cylidd) per viverci da eremita, uguale al comportamento di un personaggio simile a lui, di nome Lailoken[1][2]. Sua sorella gemella si chiama Gwendydd, Gwenddydd o Languoreth. Nella Vita Merlini, Guendoloena è il nome di sua moglie, mentre sua sorella si chiama Ganieda, ed è la moglie fedifraga del re Rhydderch Hael[3].

Il Libro nero di Camarthen, fonte della maggior parte dei miti riguardanti Myrddin Wyllt (metà XIII secolo).

Il dialogo di Myrddin e Taliesin[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome è presente anche nel Dialogo di Myrddin e Taliesin[4][5] (1050 circa; attualmente attribuito al cynfeirdd/bardo gallese), un testo poetico tratto dal Libro nero di Carmarthen, che dovrebbe aver scritto proprio Taliesin (incerto)[6].

(CY)

«Myrtin : Mor truan genhẏf mor truan. Aderyv. am keduyv a chaduan. Oed llachar kyulawr kyulauan. Oed yscuid o tryuruyd o tryuan.

Talyessin : Oed maelgun a uelun inimnan Y teulu rac toryuulu ny thauant.

Myrtin : Rac deuur ineutur ytirran. Rac errith. a gurrith y ar welugan. Mein winev in diheu a dygan. Moch guelher y niuer gan elgan. Och oe leith maur a teith y deuthan.

Taliessin : Rys undant oet rychvant y tarian. Hid attad y daeht rad kyulaun. Llas kyndur tra messur y kuynan. Llas helon o dinon tra uuan. Tryuir. nod maur eu clod. gan. elgan.

Myrtin : Truy athrui. ruy. a ruy. y doethan. Trav athrau imdoeth bran amelgan. Llat dinel oe dinet. kyulauan Ab erbin ae uerin a wnaethan.

Taliessin : Llu maelgun bu yscun y doethan. Aer wir kad trybelidiad. guaedlan. Neu gueith arywderit pan Vit y deunit. o hid y wuchit y darperan.

Myrtin : Llyavs peleidrad guaedlad guadlan. Llyaus aerwir bryv breuaul vidan. Llyaus ban brivher. llyaus ban foher. Llyaus ev hymchuel in eu hymvan.

Taliessin : Seith meib eliffer. Seith guir ban brouher. Seith guaew ny ochel in eu seithran.

Myrtin : Seith tan. vuelin. Seith kad kyuerbin. Seithued kinvelin y pop kinhuan.

Taliessin : Seith guaew gowanon. Seith loneid awon. O guaed kinreinon y dylanuan.

Myrtin : Sieth ugein haelon. a aethan ygwllon. Yg coed keliton. y. daruuan. Can ys mi myrtin guydi. taliessin. Bithaud. kyffredin. vy darogan.»

(IT)

«Myrddin: Che tristezza con me, come posso dirlo, Cedfyl e Cadfan sono caduti! Il massacro è stato terribile, Scudi rotti e insanguinati.

Taliesin: Ho visto Maelgwn combattere - Il suo corteo di guerra lo rallegrava.

Myrddin: Davanti a due uomini si radunano, Davanti a Erith e Gwrith su pallidi cavalli. Le montature marrone chiaro sono sicuramente arrivate. Presto arriverà l'ospite con Elgan [cugino di Vortiporius secondo il signor Jarman]. Ahimè per la sua morte, dopo un viaggio così lungo.

Taliesin: Rhys dai denti spezzati, il suo scudo di tale grandezza - A te è arrivata la benedizione della battaglia. Cyndur cadde e, deplorevole oltre misura, Uomini di grande nobiltà furono uccisi. Tre uomini illustri, molto stimati da Elgan.

Myrddin: Ancora e ancora, uno dopo l'altro vennero, Da lì è nata la mia paura per Elgan. Uccidi Dyvel nella loro battaglia finale, Il figlio di Erbin, con tutti i suoi uomini, l'hanno fatto.

Taliesin: Arrivarono rapidamente gli uomini di Maelgwn, guerrieri pronti al combattimento, fiammeggianti del campo di battaglia. Per questa battaglia, ad Arderydd, hanno coltivato tutta la vita in allenamento.

Myrddin: Una schiera di lance volerà in alto, sparando sangue. Di un esercito di vigorosi guerrieri- Un host in fuga; un ospite ferito- Un maledetto esercito in ritirata.

Taliesin: I sette figli di Eliffer, sette eroi, Non riesci a evitare sette lance dai loro sette squadroni.

Myrddin: Sette fuochi ardenti, sette difensori armati. Il settimo, Cynelyn, ogni volta davanti al fronte.

Taliesin: Sette lance penetranti, sette fiumi di sangue Di sette teste, cadute.

Myrddin: Centoquaranta principi, impazziti dalla battaglia, Cadrà nella foresta di Celyddon. Perché io, Myrddin, sono secondo solo a Taliesin, Possano le mie parole essere ascoltate come la verità.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Seymour & Randall, 2007, p. 9.
  2. ^ a b Ferdinando Neri, Merlino, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934. URL consultato il 19 marzo 2023.
  3. ^ (LAEN) Geoffroy di Monmouth, Vita Merlini, traduzione di Basil Clarke, 1150 circa. URL consultato il 20 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2023).
  4. ^ (EN) William Forbes Skene, The Four Ancient Books of Wales, Edmonston and Douglas, 1868. URL consultato il 19 marzo 2023.
  5. ^ (CY) Camarthen Black Book, 1250 circa. URL consultato il 20 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2021).
  6. ^ (CY) Alfred Owen Hughes Jarman, Ymddidan Myrddin a Thaliesin, 2ª ed., Cardiff, 1967.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Camilla Seymour e John Randall, Stobo Kirk: A Guide to the Building and its History, Peebles, John Randall, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]