Myohyrax

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Myohyrax
Illustrazione della mandibola e dei denti di Myohyrax oswaldi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Superordine Afrotheria
Ordine Macroscelidea
Famiglia Myohyracidae
Genere Myohyrax

Il mioirace (gen. Myohyrax) è un mammifero estinto appartenente ai macroscelidi. Visse nel Miocene inferiore (circa 20 - 16 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere vagamente simile a un odierno toporagno elefante del genere Rhynchocyon, sia come aspetto che come dimensioni. Tuttavia le specializzazioni craniche e dentarie erano molto differenti. La dentatura, in particolare, era decisamente aberrante: gli incisivi superiori erano molto grandi e diretti in avanti, con lo smalto situato esclusivamente sulla superficie labiale, mentre premolari e molari erano dotati di corone alte (ipsodonti) e fornite di fossette sulla sommità. La mandibola era caratterizzata da una parte posteriore eccezionalmente alta e robusta, e in generale il cranio doveva essere compatto e alto, con un muso probabilmente corto.

Rispetto all'assai simile Protypotheroides, Myohyrax era dotato di incisivi superiori fortemente arcuati e forniti di tre solchi nell'apice dentale.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Myohyrax è il genere eponimo della famiglia Myohyracidae, un enigmatico gruppo di macroscelidi dalla dentatura fortemente ipsodonte e simile a quella degli ungulati. Inizialmente Myohyrax era infatti stato scambiato per un irace da C. W. Andrews, che nel 1914 descrisse la specie tipo Myohyrax oswaldi sulla base di resti fossili rinvenuti nella zona di Karungu in Kenya. Altri fossili attribuiti a M. oswaldi sono stati in seguito rinvenuti a Fort Ternan, sempre in Kenya, ma anche in Namibia e in Uganda. Un'altra specie di dimensioni maggiori (M. pickfordi) è stata descritta nel 2008 sulla base di resti della dentatura provenienti dal Miocene inferiore di Sperrgebiet in Namibia.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

I denti fortemente ipsodonti di Myohyrax, così come la mandibola molto robusta, indicano che questo animale doveva nutrirsi di materiale duro e fibroso, come erba o semi; gli attuali macroscelidi, invece, si nutrono solitamente di insetti. Le caratteristiche delle ossa postcraniche indicano che Myohyrax fosse un animale adatto alla corsa e al salto, e che vivesse in ambienti di savana.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. W. Andrews. 1914. Appendix II. On the Lower Miocene Vertebrates from British East Africa, collected by Dr. Felix Oswald. Quarterly Journal of the Geological Society, 70(1-4):163-186.
  • Whitworth, T. (1954). The miocene hyracoids of east africa, in: Fossil mammals of Africa, Vol. 7, British Museum (London: Natural History), 1–58.
  • Patterson, B. (1965). The fossil elephant shrews (Family Macroscelididae). Bull. Mus. Comp. Zool. 133, 297–335.
  • L. Van Valen. 1967. New Paleocene insectivores and insectivore classification. Bulletin of the American Museum of Natural Histor,y 135(5):217-284.
  • A. Walker. 1969. Fossil Mammal Locality on Mount Elgon, Eastern Uganda. Nature, 223:591-593.
  • M. Pickford, B. Senut, P. Mein, J. Morales, D. Spria, M. Nieto, J. Ward and M. Bamford. 1995. The discovery of lower and middle Miocene vertebrates at Auchas, southern Namibia. Comptes rendus de l'Academie des sciences. Serie 2. Sciences de la terre et des planetes, 322(10):901-906.
  • Senut, B. 2008. Macroscelididae from the lower Miocene of the Northern Sperrgebiet, Namibia. Memoirs of the Geological Survey of Namibia, 20:185–225.
  • Holroyd PA. 2010. Macroscelidea. Cenozoic Mammals of Africa. Berkeley: University of California Press, p. 89–98.