Mazaris

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Mazaris (in greco Μάζαρις?; ... – ...; fl. 1415) è stato uno scrittore bizantino noto solo per aver scritto un testo satirico intitolato Il viaggio di Mazaris nell'Ade. Sebbene la sua identità e il suo nome siano sconosciuti, Mazaris è stato identificato provvisoriamente con almeno due personalità storiche note con lo stesso nome, Manuel Mazaris, che era un innografo e servì come protonotarios di Salonicco, e Maximus Mazaris, un monaco e autore di un testo sulle regole grammaticali.[1] Secondo un'altra ipotesi, però, questi due furono in realtà la stessa persona.[2] A causa di questa incertezza, l'autore del viaggio è per lo più indicato semplicemente con il suo cognome.

Il Viaggio di Mazaris nell'Ade[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che il Viaggio nell'Ade sia stato scritto tra il gennaio 1414 e l'ottobre 1415. Contiene elementi di satira sociale rivolti all'élite dominante bizantina, ma anche alcune informazioni sulle classi inferiori del Peloponneso, comprese alcune osservazioni sui vari gruppi etnici che componevano la sua popolazione.[3]

Sono state rilevate somiglianze tra il Viaggio e la Nekyomantìa di Luciano di Samosata, e anche con i dialoghi menippei. L'opera, mediocre dal punto di vista letterario, ha qualche importanza per il periodo storico in cui fu composta: vi compaiono infatti personaggi storici, tra cui un cortigiano di Manuele II Paleologo e l'autore stesso.[4]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Boissonade, Anecdota Graeca, vol. III, Parisiis 1831, pp. 112-186
  • A. Ellissen, Analekten der mittel-und neugriechischen Literatur, I, Lipsiae 1860
  • J. N. Barry - M. J. Share - A. Smithies - L. G. Westerink, Mazaris' Journey to Hades: or, Interviews with dead men about certain officials of the imperial court, Greek text with translation, notes, introduction and index, Buffalo (NY): Dept. of Classics, State University of New York at Buffalo, 1975 (Arethusa monographs, 5)
  • E. Rossotto, Il viaggio di Mazaris nell'Ade, traduzione del testo bizantino e note, [s.l.]: Edizioni Accademiche Italiane, 2016

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Romano, La satira bizantina, che cita E. Trapp, PLP.
  2. ^ Copia archiviata, su gnosinet.gr. URL consultato l'11 aprile 2006 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2006).
  3. ^ Edizione critica più recente in Westerink [et all.], Mazaris' Journey to Hades; vd. anche le correzioni in R. Walther, Zur Hadesfahrt des Mazaris, «Jahrbuch der österreichschen Byzantinistik» 25 (1976), pp. 195-206. Traduzioni italiane: Romano, La satira bizantina, pp. 469-573; Rossotto, Il viaggio di Mazaris. Vd. anche A. Cataldi Palau, Mazaris, Giorgio Baiophoros e il monastero di prodromo Petra, in «Νἐα Ῥώμη» 8 (2011), pp. 367-97+3 tavv. (specialmente p. 368 n. 6).
  4. ^ Mercati, «MÁZARIS».

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mazaris' Journey to Hades: or, Interviews with dead men about certain officials of the imperial court. Greek text with translation, notes, introduction and index. (Seminar Classics 609). Buffalo NY: Dept. of Classics, State University of New York at Buffalo, 1975
  • R. Romano (ed.): La satira bizantina dei secoli XI-XV. Torino: UTET, 1999
  • S. G. Mercati, «MÁZARIS», in Enciclopedia Italiana (1934)
  • E. Trapp: Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit. Vienna, 1985.
Controllo di autoritàVIAF (EN250833588 · ISNI (EN0000 0003 7127 5880 · SBN PUVV251188 · CERL cnp00166536 · GND (DE100953638 · BNE (ESXX1209617 (data) · BNF (FRcb16602508n (data) · WorldCat Identities (ENviaf-250833588