Marmota vancouverensis

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Marmotta di Vancouver
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Rodentia
Sottordine Sciuromorpha
Famiglia Sciuridae
Sottofamiglia Xerinae
Tribù Marmotini
Genere Marmota
Specie M. vancouverensis
Nomenclatura binomiale
Marmota vancouverensis
(Swarth, 1911)

La marmotta di Vancouver (Marmota vancouverensis) è riscontrabile solo nelle regioni montuose dell'Isola di Vancouver e della Nord-ovest Pacifico.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cranio di marmotta di Vancouver

La marmotta di Vancouver può essere facilmente distinguibile da altre specie di marmotta principalmente dalla colorazione marrone-rossiccia con piccole macchie bianche. Nessun'altra specie di marmotta abita l'isola di Vancouver.[3] Pare che questa specie di marmotta si sia evoluta rapidamente dal retrocedere del ghiacciaio circa 10.000 anni fa, raggiungendo una lunghezza di 56-70 cm e un peso che varia dai 3 kg degli esemplari femmine quando emergono dal letargo ai 7 kg dei maschi prima dell'ibernazione, le femmine prima del letargo pesano circa 4,5-5,5 kg.[4]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Come tutte le marmotte, le marmotte di Vancouver vivono in gruppi e sono rigorosamente vegetariane cibandosi di più di 30 specie di piante.[5] La durata del letargo in queste marmotte dipende dalle caratteristiche dell'habitat e dalle condizioni climatiche, nelle popolazioni selvatiche il letargo dura circa 210 giorni, generalmente da fine settembre o inizio ottobre fino a fine aprile o inizio maggio. Gli esemplari in cattività ibernano generalmente per periodi più brevi.[6]

Queste marmotte iniziano a riprodursi generalmente verso i tre e i quattro anni, anche se sono stati osservati esemplari di due anni in grado di riprodursi.[7] La marmotta di Vancouver si riproduce appena dopo il risveglio dall'ibernazione, la gestazione dura da 30 a 35 giorni. Le femmine hanno normalmente da tre a quattro cuccioli alla volta, le femmine con i cuccioli riemergono dal letargo normalmente verso l'inizio di luglio.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Queste marmotte sono classificate come in pericolo critico. Il progetto di allevamento in cattività è in continua crescita, con 130 individui in cattività nel 2010 e 442 cuccioli nati sempre in cattività dal 2000. Alcuni individui sono stati rilasciati in natura col fine di aumentare la popolazione naturale.

Specie imparentate[modifica | modifica wikitesto]

Alla luce di studi genetici si crede che le marmotte più strettamente imparentate con la marmotta di Vancouver siano la marmotta hoary (Marmota caligata) e la marmotta olimpica (Marmota olympus).[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nagorsen, D.W. & NatureServe (Cannings, S. & Hammerson, G.), Marmota vancouverensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Barash D.P. 1989.
  3. ^ Nagorsen, D.W, Marmota vancouverensis, in Mammalian Species, n. 270, 1987, p. 1, DOI:10.2307/3503862, JSTOR 3503862.
  4. ^ Bryant, A.A. (1998).
  5. ^ Martell, A.M. and R.J. Milko. 1986.
  6. ^ Bryant, A.A., and M. McAdie, Hibernation ecology of wild and captive Vancouver Island marmots (Marmota vancouverensis) (PDF), in R. Ramousse, D. Allaine and M. Le Berre (a cura di), Adaptive Strategies and Diversity in Marmots, Lyon, France, International Marmot Network, 2003, pp. 159-166. URL consultato il 14 luglio 2009.
  7. ^ Bryant A.A, Reproduction and persistence of Vancouver Island marmots (Marmota vancouverensis) in natural and logged habitats, in Canadian Journal of Zoology, vol. 74, n. 4, 1996, p. 678, DOI:10.1139/z96-076.
  8. ^ Steppan, S.J., Akhverdyan, M.R., Lyapunova, E.A., Fraser, D.G., Vorontsov, N.N., Hoffmann, R.S., and Braun, M.J, Molecular phylogeny of the marmots (Rodentia: Sciuridae): Tests of evolutionary and biogeographic hypotheses, in Systematic Biology, vol. 48, n. 4, 1999, pp. 715-34, DOI:10.1080/106351599259988, PMID 12066297.

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