Macrozamia spiralis

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Macrozamia spiralis
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Cycadophyta
Classe Cycadopsida
Ordine Cycadales
Famiglia Zamiaceae
Genere Macrozamia
Specie M. spiralis
Nomenclatura binomiale
Macrozamia spiralis
(Salisb.) Miq., 1842

Macrozamia spiralis (Salisb.) Miq., 1842 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica dell'Australia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cono femminile

È una cicade con fusto prevalentemente sotterraneo, alto sino a 30 cm e con diametro di 8-20 cm.[2]

Le foglie, pennate, lunghe 60-90 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 15-40 cm; ogni foglia è composta da 22-60 paia di foglioline lanceolate, con margine intero o paucidentato, lunghe mediamente 12-20 cm, inserite sul rachide con andamento spiraliforme.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano da 1 a 4 coni terminali di forma cilindrica, lunghi 15-20 cm e larghi 5-6 cm ed esemplari femminili con 1-2 coni di forma ovoidale lunghi 12-20 cm, e larghi 7-9 cm.

I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 25-30 mm, ricoperti da un tegumento di colore dall'arancio al rosso scarlatto.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica del Nuovo Galles del Sud, in Australia.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica M. spiralis come specie in pericolo di estinzione (Endangered)[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Macrozamia spiralis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Whitelock 2002, pp. 278-279.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Macrozamia spiralis, in The Cycad Pages. URL consultato il 26 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2006).
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