Luigi Chiurazzi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Luigi Chiurazzi (Napoli, 12 ottobre 1831Napoli, 1926) è stato un editore italiano.

Intellettuale eclettico, libraio, bibliofilo, è autore di canzoni, scritti teatrali e testi in poesia e prosa in napoletano, che firma spesso con fantasiosi pseudonimi.

Inizia la sua carriera aprendo un negozio di libri alla strada del Molo, a Napoli. Approfitta della vicinanza del porto per importare pubblicazioni clandestine. Si trasferisce in seguito al largo delle Pigne numero 47: la sua libreria è un punto di ritrovo per letterati e patrioti, che seguono le idee nazionalistiche in voga nell'intera penisola italiana. Frequenta così personalità come Carlo Poerio, Luigi Settembrini, Carlo Pisacane[1]. Liberale della prima ora, prende parte ai moti del 1848, ma per la sua attività politica e libraia conosce da vicino, in varie occasioni, le prigioni borboniche. Nel 1860, dopo l'Unità, entra a far parte della Guarda nazionale[2][3].

La libreria si sposta a piazza Cavour, dove inizia una frenetica attività editoriale. Nel 1875 fonda la rivista Lo Spassatiempo, attiva fino al 1880 come organo della sezione cittadina dell'Accademia dei Filopatridi[4]. È l'editore di alcune pubblicazioni di ampia diffusione come La smorfia napoletana più volte ristampata, il manuale di gioco Revole de jocare le carte ripubblicato poi dai figli Edoardo ed Anacreonte, e una edizione napoletana dell'almanacco Barbanera. Pubblica inoltre collane letterarie come La bibliotechina rosea dedicata alla poesia napoletana contemporanea, e La biblioteca lillipuziana[3] con cui offre ai suoi lettori in edizioni di piccolo formato traduzioni da autori stranieri e scritti di nuovi autori napoletani.

Lascia la sede di piazza Cavour ai figli per ritirarsi, negli ultimi anni della sua vita, nella libreria alla Salita Stella n. 131[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Pironti.
  2. ^ Pironti, p. 28.
  3. ^ a b Marchetti e Landi, p. 278.
  4. ^ Per le finalità dell’Accademia, dedita allo studio e alla valorizzazione della lingua napoletana, cfr. Statuto dell'Accademia dei Filopatridi di Napoli pubblicato nel 1878.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pasquale Pironti, Luigi Chiurazzi (1831-1926) e l'editoria napoletana, Napoli, Lucio Pironti Editore, 1982.
  • Ada Gigli Marchetti e Patrizia Landi, Editori italiani dell'Ottocento: repertorio, Volume 1, Milano, Franco Angeli - Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2004.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN64117318 · ISNI (EN0000 0000 7818 6520 · SBN MUSV015983 · BAV 495/152354 · BNE (ESXX1689290 (data) · BNF (FRcb125399477 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-64117318