Lofexidina

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Lofexidina
Nome IUPAC
(RS)-2-[1-(2,6-dichlorophenoxy)ethyl]-4,5-dihydro-1H-imidazole
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC11H12Cl2N2O
Numero CAS31036-80-3
Codice ATCN07BC04
PubChem30668 CID 30668
DrugBankDB04948
SMILES
CC(C1=NCCN1)OC2=C(C=CC=C2Cl)Cl
Dati farmacocinetici
MetabolismoEpatico
Emivita11 ore
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza

La lofexidina è un farmaco con proprietà simili a quelle della clonidina.[1][2] Si tratta cioè di un agonista del recettore alfa 2 adrenergico. Secondo alcuni studi i due farmaci avrebbero dimostrato una efficacia sostanzialmente sovrapponibile nel trattamento dell'ipertensione sia di grado lieve che moderato. La lofexidina godrebbe del vantaggio di presentare un minor effetto sedativo.[3] Storicamente la lofexidina è stata utilizzata come anti ipertensivo a breve durata d'azione,[4][5] ma ha conosciuto un maggiore successo nel trattamento volto ad alleviare i sintomi fisici di astinenza da eroina ed oppiacei.

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo assunzione per os la lofexidina viene ben assorbita dal tratto gastrointestinale. Il picco di concentrazione plasmatica si raggiunge a distanza di circa 3 ore dalla somministrazione. Il farmaco viene rapidamente distribuito nei tessuti di tutto l'organismo Lo steady state si raggiunge al termine del secondo giorno di assunzione. L'emivita di eliminazione della lofexidina è di circa 11 ore.[6][7][8]

Tossicologia[modifica | modifica wikitesto]

Nel topo e nel ratto il valore della dose letale è compreso tra 74 mg/kg e 147 mg/kg, per via orale, e tra 8 mg/kg e 18 mg/kg, per endovena.[9]

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco viene impiegato nel controllo dei sintomi di astinenza da oppioidi.[10][11][12][13]

Somministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nella prevenzione della astinenza da oppiacei inizialmente si somministrano 0,2 mg per via orale due volte al giorno. La dose può successivamente essere incrementata di 0,2 mg/die, fino ad un massimo di 2,4 mg/die. Dopo un periodo di terapia di 7-10 giorni, il trattamento viene gradualmente sospeso nel corso di 2-4 giorni.
Nella terapia dell'ipertensione i dosaggi sono di 0,2-1,2 mg/die.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jarrott B, Louis WJ, Summers RJ, The effect of a series of clonidine analogues on [3H] clonidine binding in rat cerebral cortex, in Biochem. Pharmacol., vol. 28, n. 1, 1979, pp. 141–4, PMID 215166.
  2. ^ Schultz HS, Chretien SD, Brewer DD, Eltorai MI, Weber MA, Centrally acting antihypertensive agents: a comparison of lofexidine with clonidine, in J Clin Pharmacol, vol. 21, n. 2, 1981, pp. 65–71, PMID 7229119.
  3. ^ Birch P, Clough DP, Hatton R, Wheatley DJ, Hypotensive and sedative properties of alpha-adrenoceptor agonists: relation to pre- and post-synaptic stimulation [proceedings], in Br. J. Pharmacol., vol. 68, n. 1, gennaio 1980, pp. 107P–108P, PMC 2044105, PMID 6101970.
  4. ^ Garrett BN, Kaplan NM, Lofexidine in the treatment of hypertension: a twice-daily versus one-daily dose comparison with 24-hour blood pressure monitoring, in J Clin Pharmacol, vol. 21, n. 4, aprile 1981, pp. 173–80, PMID 7016930.
  5. ^ Wilkins LH, Winternitz SR, Oparil S, Smith LR, Dustan HP, Lofexidine and clonidine in moderate essential hypertension, in Clin. Pharmacol. Ther., vol. 30, n. 6, dicembre 1981, pp. 752–07, PMID 7030578.
  6. ^ Al-Ghananeem AM, Pharmacokinetics of lofexidine hydrochloride in healthy volunteers, in J Pharm Sci, vol. 98, n. 1, gennaio 2009, pp. 319–26, DOI:10.1002/jps.21401, PMID 18393298.
  7. ^ Al Ghananeem AM, Herman BH, Abbassi M, et al., Urine and plasma pharmacokinetics of lofexidine after oral delivery in opiate-dependent patients, in Am J Drug Alcohol Abuse, vol. 35, n. 5, 2009, pp. 311–5, DOI:10.1080/00952990903060135, PMID 19637105.
  8. ^ Yu E, Miotto K, Akerele E, et al., Clinical pharmacokinetics of lofexidine, the alpha 2-adrenergic receptor agonist, in opiate addicts plasma using a highly sensitive liquid chromatography tandem mass spectrometric analysis, in Am J Drug Alcohol Abuse, vol. 34, n. 5, 2008, pp. 611–6, DOI:10.1080/00952990802308122, PMID 18821454.
  9. ^ Tsai TH, Beitman RE, Gibson JP, Larson EJ, Friehe H, Fontaine R, Acute, subacute and chronic toxicity/Carcinogenicity of lofexidine, in Arzneimittelforschung, vol. 32, 8a, 1982, pp. 955–62, PMID 6890369.
  10. ^ Lofexidine, a clonidine analogue effective in opiate withdrawal, in Lancet, vol. 1, n. 8227, maggio 1981, pp. 991–2, PMID 6112397.
  11. ^ Gish EC, Miller JL, Honey BL, Johnson PN, Lofexidine, an {alpha}2-receptor agonist for opioid detoxification, in Ann Pharmacother, vol. 44, n. 2, febbraio 2010, pp. 343–51, DOI:10.1345/aph.1M347, PMID 20040696.
  12. ^ Washton AM, Resnick RB, Geyer G, Opiate withdrawal using lofexidine, a clonidine analogue with fewer side effects, in J Clin Psychiatry, vol. 44, n. 9, settembre 1983, pp. 335–7, PMID 6355070.
  13. ^ Kahn A, Mumford JP, Rogers GA, Beckford H, Double-blind study of lofexidine and clonidine in the detoxification of opiate addicts in hospital, in Drug Alcohol Depend, vol. 44, n. 1, gennaio 1997, pp. 57–61, PMID 9031821.

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