Let's Say for Instance

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Let's Say for Instance
album in studio
ArtistaEmeli Sandé
Pubblicazione6 maggio 2022
Durata51:34
Dischi1
Tracce16
GenereSoul
Gospel
EtichettaChrysalis Records
ProduttoreEmily Sandé, Aquarelle Booker, T Darren, Jones Fallen, Henri Davies, Naughty Boy, Ollie Green, Prince Galalie, Rachet, Ray Angry, Sam Sumser, Sean Small, Shakaveli
Registrazione2021
FormatiCD, download digitale, streaming
Emeli Sandé - cronologia
Album precedente
(2019)
Album successivo
Singoli
  1. Family
    Pubblicato: 15 Settembre 2021
  2. Look What You've Done
    Pubblicato: 26 Ottobre 2021
  3. Brighter Days
    Pubblicato: 19 Gennaio 2022
  4. There Isn't Much
    Pubblicato: 1 Aprile 2022
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Album of the Year[2]
PopMatters[3]
The Arts Desk[4]

Let's Say for Instance è il quarto album in studio della cantante britannica Emeli Sandé, pubblicato il 6 maggio 2022 dall'etichetta indipendente Chrysalis Records.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2021, Emeli Sandé scinde il contratto con l'etichetta discografica EMI e firma con l'etichetta discografica indipendente Chrysalis Records.[6] Sandé ha spiegato che «in questo album mi sono sentita libera di esprimersi in modo più naturale sia dal punto di vista dei testi che della musica e il suo desiderio è che sia un'esperienza edificante per ogni ascoltatore e che lo conosca a un livello molto più profondo».[5][7]

Al momento dell'uscita, nel settembre 2021 del primo singolo estratto Family è stato definito un allontanamento dal precedente sound soul della Sandé «più orientato verso il pop»,[8] mentre un comunicato stampa che accompagnava l'annuncio dell'album affermava che la Sandé «esplora un nuovo territorio sonoro attraverso sfumature di classica e R&B nostalgico».[9]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Andy Kellman di AllMusic riscontra coesione nelle scelte tematiche e sonore, scrivendo che «c'è il dolore e la rabbia palpabili per gli omicidi razzisti, la consolazione teatrale e l'affermazione per una persona cara in un luogo oscuro». Kellman riscontra inoltre che Sandé «irradia una gioia disinibita per il suo nuovo amore», paragonando inoltre alcune produzioni come un tributo a Mariah Carey e Timbaland.[1]

Peter Piatkowski di PopMatters scrive che Sandé inserisce nell'album tematiche culturali attuali definendolo «politico», poiché affronta temi come «l'identità di genere, la malattia o una storia d'amore fallita». Riporta che la produzione risulti «densa e corposa» mentre la voce della cantante «forte e distinta» che bilancia le canzoni, definendole «abbracci luminosi di pop che sono vivaci, affascinanti e divertenti». Piatkowski conclude la recensione scrivendo che «Let's Say for Instance parla di essere se stessi senza paura. Si tratta di buttarsi a capofitto e di non preoccuparsi di ciò che gli altri pensano di te. Sebbene la Sandé ammetta di aver lottato con il suo coming out, l'arte che ha creato da questa lotta è quella di sopravvivere, un tema costante nel suo lavoro».[3]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Family – 4:04 (Adele Emely Sandé, Henri Davies)
  2. Love to Help – 3:21 (Sandé, Janum Khan)
  3. July 25th – 1:52 (Sandé, Yoana Karemova)
  4. Oxygen – 3:59 (Sandé, Lee Stashenko)
  5. Summer – 3:56 (Sandé, Davies)
  6. My Pleasure – 3:06 (Sandé, Jabulani Sithole, Sarah Eloho, Prince Galalie, Aquarelle)
  7. There Isn't Much – 3:47 (Sandé, Fredrik Ball, Shahid Khan, Shakil Ashraf, Naughty Boy)
  8. September 8th – 0:47 (Sandé, Garfield Booker, Jimmy Hamilton, Maurice Hayes, Teddy Raab, Booker T)
  9. Look in Your Eyes – 3:11 (Sandé, Booker, Hamilto, Hayes, Raab, Booker T)
  10. Ready to Love – 3:06 (Sandé, Ollie Green)
  11. Wait for Me – 2:49 (Sandé, Christopher Hanlon, Jacob McKenzie, Laidi Saliasi, Mike Mayfield, Rachet)
  12. Another One – 2:29 (Sandé, Stashenko, Fallen)
  13. Yes You Can – 5:06 (Sandé, Darren Jones, Nicky Brown)
  14. Brighter Days – 2:50 (Sandé, Green, Moyses Dos Santos)
  15. Superhuman – 3:17 (Sandé, Sam Sumser, Sean Small)
  16. World Go Round – 3:54 (Sandé, Ray Angry)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2022) Posizione

massima

Belgio (Fiandre)[10] 68
Regno Unito[11] 27
Regno Unito (Independenti)[12] 5
Scozia[13] 13
Svizzera[14] 41

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b "Let's Say for Instance" Review, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 24 maggio 2022.
  2. ^ "Let's Say for Instance" Review, su albumoftheyear.org, Album of the Year. URL consultato il 24 maggio 2022.
  3. ^ a b "Let's Say for Instance" Review, su popmatters.com, PopMatters. URL consultato il 24 maggio 2022.
  4. ^ "Let's Say for Instance" Review, su theartsdesk.com, The Arts Desk. URL consultato il 24 maggio 2022.
  5. ^ a b (EN) Emeli Sandé announces new album Let’s Say For Instance, su The Line of Best Fit. URL consultato il 23 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Jem Aswad, Emeli Sandé to Release New Album, ‘Let’s Say for Instance,’ in May, su Variety, 15 febbraio 2022. URL consultato il 30 aprile 2022.
  7. ^ (EN) Zoe Williams, ‘I’ve never felt this depth of love’: Emeli Sandé on coming out, race and making music again, su The Guardian, 5 maggio 2022. URL consultato il 24 maggio 2022.
  8. ^ (EN) Jon Stickler, Emeli Sandé Returns With New Single Family - Stereoboard, su Stereoboard.com. URL consultato il 23 maggio 2022.
  9. ^ (EN) Michael Major, Emeli Sandé Announces New Album 'Let's Say For Instance', su BroadwayWorld.com. URL consultato il 23 maggio 2022.
  10. ^ Ultrapop Charts, su ultratop.be.
  11. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100 | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 22 settembre 2019.
  12. ^ (EN) Official Independent Albums Chart Top 50 | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 24 maggio 2022.
  13. ^ (EN) Official Scottish Albums Chart Top 100 | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 22 settembre 2019.
  14. ^ Swisscharts.com – Emeli Sandé – Let's Say for Instance, su swisscharts.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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