Le campane di Bicêtre

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Le campane di Bicêtre
Titolo originaleLes Anneaux de Bicêtre
Altri titoliL'ottavo giorno
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1963
1ª ed. italiana1966
Genereromanzo
Lingua originalefrancese
AmbientazioneParigi
ProtagonistiRené Maugras

Le campane di Bicêtre (titolo originale Les Anneaux de Bicêtre) è un romanzo di Georges Simenon pubblicato nel 1963 da Presses de la Cité, tradotto dapprima col titolo L'ottavo giorno nel 1966 da Mondadori. Simenon scrisse questo romanzo a Noland, cantone di Vaud (Svizzera), dal 2 al 25 ottobre 1962.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

René Maugras, direttore del principale quotidiano di Parigi, riprende conoscenza da emiplegico in una stanza dell'ospedale di Bicêtre. È soltanto grazie all'aiuto di chi gli sta intorno che, dopo un po', riesce a capire come mai è finito lì. Mentre era a cena nella saletta privata del Grand Véfour, uno dei ristoranti più esclusivi, si era sentito male. I suoi amici, appartenenti alla crema dell'alta società francese, lo avevano ritrovato in bagno, privo di conoscenza. È solo l'inizio di una lunga, inesorabile discesa nel limbo della malattia per un uomo potente, magnate della grande stampa. Ora egli giace invalido in una stanza d'ospedale: deve sottostare alle regole degli altri, non è più l'uomo di prestigio, temuto e riverito finora. Deve pensare a recuperare la funzionalità del braccio, che non risponde alle sue sollecitazioni; la sua gamba non regge più il peso del suo corpo. A peggiorare il tutto, attorno al malato si materializzano le figure che si rivelano sempre più presenti, e indispensabili per lui. Come la signorina Blanche, la graziosa infermiera che lo assiste, lo rincuora e lo sprona verso la guarigione.

Maugras deve adattarsi alla sua nuova condizione, a nuovi ritmi di vita a 55 anni. Ma, soprattutto, abituarsi a esser comandato, a dover dipendere dagli altri. Egli riflette criticamente sulla propria vita: a che scopo è diventato un personaggio importante? Ha lavorato a ritmi vertiginosi, non si è mai concesso una tregua, è stato sempre al vertice della tensione nervosa. Lo tormenta anche la situazione della seconda moglie, Lina, una ragazza sbandata che egli ha sposato anche se tra loro c'è una notevole differenza d'età, rassicurandola dalle sue fragilità. Lina adesso sta affondando: alcolizzata, si dedica ad una vita dissoluta, incapace di reagire all'assenza di Maugras[1].

Adattamenti cinematografici e televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • L'ottavo giorno, traduzione di Elena Cantini, Collezione Medusa n. 504, Milano, Mondadori, 1966.
  • Le campane di Bicêtre, traduzione di Laura Frausin Guarino, Biblioteca Adelphi n. 535, Milano, Adelphi, 2009.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Mezzena Lona, «La discesa nel limbo di un uomo potente raccontata da Simenon. Il romanzo scritto nel '62 ruota attorno alla malattia del più influente direttore di giornale di Parigi», Il Piccolo, lunedì 16 febbraio 2009, p.19
  2. ^ (EN) Le campane di Bicêtre, su IMDb, IMDb.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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