Lavaocchi di emergenza

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Un lavaocchi di emergenza è un dispositivo il cui scopo è di lavare gli occhi in caso di emergenza per eliminare o limitare il danno conseguente al contatto degli occhi con sostanze pericolose, polveri, patogeni o altri elementi di rischio.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I dispositivi lavaocchi più comunemente utilizzati per le emergenze sono:

  • kit lavaocchi di emergenza: sono costituiti da flaconi contenenti la soluzione di lavaggio o collirio, che può essere diretta sugli occhi in vari modi:
    • per gravità o a gocciolamento: è il metodo più semplice, ma non sempre efficace
    • a pressione: premendo il flacone o tramite un'apposita "pompetta" installata sul tappo del flacone; tale pressione consente di allontanare dall'occhio eventuali sostanze o materiali pericolosi
  • stazioni lavaocchi di emergenza con vaschetta, anche dette "fontanelle lavaocchi": possono essere installate a terra o a parete; spesso fanno parte di una stazione con doccia di emergenza.

Normativa, standard e requisiti[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti l'utilizzo di stazioni lavaocchi e docce di emergenza è reso obbligatorio dal Code of Federal Regulations (CFR), al punto 1910.151(c), che ne stabilisce l'uso nei luoghi di lavoro in cui sia presente rischio di contatto degli occhi o altre parti del corpo con sostanze corrosive.[1][2]

I requisiti minimi dei lavaocchi riguardanti la loro selezione, installazione, uso e manutenzione sono definiti dallo standard ANSI/ISEA Z358.1.[2] Tali requisiti includono anche la posizione di installazione del dispositivo, l'altezza del getto d'acqua, la temperatura e la pressione dell'acqua.[2]

In Europa i requisiti dei lavaocchi di emergenza sono invece trattati dalle norme EN 15154-2 Emergency safety showers - Part 2: Plumbed-in eye wash units[3] e EN 15154-4 Emergency safety showers - Part 4: Non plumbed-in eyewash units,[4] recepite in Italia rispettivamente dalle norme UNI EN 15154-2 "Docce di sicurezza - Parte 2: Unità di lavaggio degli occhi collegate alla rete dell'acqua"[5] e UNI EN 15154-4 "Docce di sicurezza di emergenza - Parte 4: Unità di lavaggio degli occhi non collegate alla rete idrica".[6]

Secondo le indicazioni dell'Occupational Safety and Health Administration (OSHA), per evitare possibili infezioni dell'occhio (ad esempio associate a Acanthamoeba, Pseudomonas aeruginosa o Legionella), le stazioni lavaocchi devono essere sottoposte a regolare manutenzione.[7]

Segnale di un lavaocchi di emergenza secondo lo standard ISO 7010.[8]

La norma tecnica internazionale ISO 7010 definisce un apposito cartello (con codice di riferimento "E011") da apporre in corrispondenza dei lavaocchi di emergenza.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]