Latonia gigantea

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Latonia gigantea
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Amphibia
Sottoclasse Lissamphibia
Ordine Anura
Famiglia Alytidae
Genere Latonia
Specie L. gigantea
Lartet, 1851
Serie tipo
† Latonia gigantea
Lartet, 1851

Latonia gigantea è una specie estinta di rana dipinta, del genere Latonia, vissuta nel Miocene superiore-Pliocene inferiore, circa 15,97-3,6 milioni di anni fa (Langhiano-Zancleano), in Germania, Ungheria, Romania, Grecia, Spagna e Italia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Con i suoi 30 centimetri di lunghezza (zampe escluse) L. gigantea fu l'anuro più grande d'Europa, finora documentato, competendo in dimensioni con gli anuri più grandi mai rinvenuti, come Beelzebufo (40 centimetri), ed un presunto esemplare gigante del genere Calyptocephalella (60 centimetri).[1] La grossa taglia di L. gigantea non era dovuta al gigantismo insulare, poiché venne rinvenuta in molti giacimenti continentali. In Italia, la specie raggiunse la Puglia durante il Messiniano, quando un ponte di terra la collegò alla Dalmazia. La sua presenza sull'isola del Gargano conferma l'esistenza di ecosistemi umidi, nonostante il clima relativamente secco in quella fascia mediterranea.

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante non si conosca molto sulle abitudini alimentari di questo animale, l'unica specie vivente del genere Latonia, ossia L. nigriventer, presenta tratti primitivi ed ancestrali al genere Latonia pertanto può essere usata come paragone per stabilire l'alimentazione e il comportamento delle specie estinte. L. nigriventer presenta una struttura cranica robusta, come anche gli arti anteriori.[2] Questo fa concludere che L. nigriventer sia una rana dalla dieta durofaga, ossia un'alimentazione basata su organismi provvisti di guscio, in particolare gasteropodi e isopodi terrestri. La dieta di L. gigantea sarebbe quindi meno versatile rispetto ad altre rane di grandi dimensioni: piuttosto che nutrirsi di piccoli vertebrati, è più credibile che questo anfibio si nutrisse principalmente di lumache. Questo andrebbe a spiegare la sua scomparsa in Europa, poiché durante i pericoli glaciali del Pleistocene, ci fu una drastica diminuzione delle sue prede.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rodrigo A. Otero, Paulina Jimenez-Huidobro, Sergio Soto-Acuña, Roberto E. Yury-Yáñez, Evidence of a giant helmeted frog (Australobatrachia, Calyptocephalellidae) from Eocene levels of the Magallanes Basin, southernmost Chile, su: Journal of South American Earth Sciences, volume 55, novembre 2014, p. 133-140.
  2. ^ Frog jumps back from extinction, su news24.com, News24. URL consultato il 4 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]