Lasciami andare, madre

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Lasciami andare, madre
AutoreHelga Schneider
1ª ed. originale2001
Generestorico, autobiografico
Lingua originaleitaliano

Lasciami andare, madre è un'opera autobiografica del 2001 della scrittrice tedesca naturalizzata italiana Helga Schneider.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Vienna, in un piovoso mattino di ottobre la scrittrice ricorda sua madre, che nel 1941 abbandonò i suoi due figli per andare volontaria nelle SS. Da allora si sono riviste solo una volta, nel 1971 sempre a Vienna, dove Helga insieme al suo piccolo figlio di sei anni ha raggiunto la madre. Ma di fronte a una donna che non si è pentita del suo passato, ma anzi si dichiara fiera di aver indossato quelle divise, Helga fugge inorridita. Per madre e figlia sarà il loro ultimo incontro.

Adattamento teatrale[modifica | modifica wikitesto]

L'omonima pièce teatrale messa in scena nel 2004 è stata diretta da Lina Wertmüller e interpretata da Roberto Herlitzka e Milena Vukotic[1].

Adattamento cinematografico[modifica | modifica wikitesto]

Da questo libro si è ispirata la regista e sceneggiatrice scozzese Polly Steele per il suo film Let me go (2017), interpretato da Juliet Stevenson, Lucy Boynton, Jodhi May e Karin Bertling. Nell'anno dell'uscita il film è stato presentato all’Edinburgh International Film Festival[2], al Bentonville Film Festival e allo Scottsdale International Film Festival.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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