Lapillopsidae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Lapillopsidae
Cranio di Lapillopsis nana
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Amphibia
Ordine Temnospondyli
Famiglia Lapillopsidae

I lapillopsidi (Lapillopsidae) sono una piccola famiglia di anfibi estinti appartenenti ai temnospondili, vissuti esclusivamente nel Triassico inferiore (240-235 milioni di anni fa). I loro resti sono stati ritrovati in Australia e in India.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto dei lapillopsidi, generalmente, era compatto e adattato a un ambiente terrestre: il corpo era piuttosto corto, così come la coda, mentre la testa era larga e ingrandita. Le zampe, ai lati del corpo, erano piuttosto robuste se confrontate con quelle di altri anfibi del Triassico. Il cranio possedeva numerose caratteristiche evolute, come le ossa pterigoidi ornamentate e alcune ossa fuse fra loro. Questi animali erano piuttosto piccoli rispetto a gran parte degli anfibi del Triassico: il genere Lapillopsis possedeva un cranio lungo solo 15 millimetri. Il genere Manubrantlia, invece, includeva animali di dimensioni maggiori (il cranio era lungo quasi dieci centimetri).

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Al contrario di gran parte degli anfibi triassici, che ritornarono a un ambiente strettamente acquatico, sembra che i lapillopsidi prediligessero uno stile di vita terrestre o semiterrestre. Probabilmente erano piccoli predatori che si nutrivano di invertebrati. I lapillopsidi mostrano un'insolita convergenza evolutiva con un altro gruppo di anfibi vissuti qualche milioni di anni prima, i dissorofidi; le caratteristiche craniche, però, escludono una stretta parentela fra i due gruppi.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Quando gli studiosi descrissero la specie Lapillopsis nana, dell'Australia, ritennero che questo minuscolo animale fosse in qualche modo imparentato con Micropholis stowi, un anfibio temnospondilo primitivo del Triassico sudafricano. La successiva scoperta di un animale simile proveniente dalla Tasmania, denominato Rotaurisaurus contundo, portò a una ridescrizione di Lapillopsis, che permise di comprendere come questa forma (e l'affine Rotaurisaurus) fossero ben più evoluti di Micropholis e andassero inclusi nel gruppo degli Stereospondyli. Un altro lapillopside, Manubrantlia khaki, è noto in India. Sembra che i lapillopsidi riempirono la nicchia ecologica dei piccoli predatori terrestri nel Gondwana del Triassico inferiore, per poi estinguersi improvvisamente.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Warren, A. A., Hutchinson, M. N. 1990 Lapillopsis, a new genus of temnospondyl amphibians from the Early Triassic of Queensland. Alcheringa 14(1/2) p149-158
  • Yates, A. M. (1999), The Lapillopsidae: a new family of small temnospondyls from the Early Triassic of Australia. J. Vert. Paleontol. 19: 302-320.
  • Yates, A. M., and Sengupta, D. P. (2002) A lapillopsid temnospondyl from the Early Triassic of India: Alcheringa, v. 26, p. 26, 201-208.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]