Julie Bondeli

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Julie Bondeli

Julie Bondeli (Berna, 1º gennaio 1732Neuchâtel, 8 agosto 1778) è stata una scrittrice e socialite svizzera, animatrice di un noto salotto letterario.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Friedrich, membro del Gran Consiglio, ebbe un'educazione atipica per una donna del tempo, seguendo le sue inclinazioni (lingue, matematica e filosofia), conformemente agli ideali dell'illuminismo.[1] Oltre a conoscere le diverse letterature europee, si interessò di filosofia, estetica, scienze naturali ed economia.[1]

Fece vivere lo spirito dell'illuminismo nel salotto che animava, frequentato da membri del patriziato cittadino progressisti, aristocratiche erudite, cittadini colti e uomini dotti stranieri.[1] Tra la fine del decennio 1750-60 e l'inizio di quello successivo, questo salotto divenne il centro della cerchia progressista bernese.[1] Seguendo la tradizione dei salotti parigini, si conversava di cultura, si esercitavano i ragionamenti filosofici e si coltivava l'amicizia oltre i confini politici e di genere.[1]

La Bondeli fu inoltre una delle più brillanti esponenti della cultura epistolare dell'epoca, mostrandosi valida interlocutrice e brillante autrice di recensioni e critiche letterarie in corrispondenza con Johann Georg Zimmermann, Sophie La Roche, Leonhard Usteri, Johann Kaspar Lavater, Christoph Martin Wieland e Jean-Jacques Rousseau.[1] Nel 1767, dopo la morte della madre, dovette cambiare casa e si trasferì a Neuchâtel, dove lavorò quale dama di compagnia. La salute cagionevole e lo spirito del tempo, assai ostile alle donne colte, la spinsero a un progressivo isolamento fino alla sua morte prematura.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Schnegg, Brigitte, Bondeli, Julie, in Dizionario storico della Svizzera (DSS), traduzione dal tedesco di Alberto Tognola, 7 giugno 2004.Creative Commons CC BY-SA. URL consultato il 20 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN67259373 · ISNI (EN0000 0000 5491 4220 · CERL cnp00582795 · LCCN (ENn2009006980 · GND (DE118661388 · BNF (FRcb16666797v (data) · J9U (ENHE987007326893305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2009006980