Juan Pablo Villalobos

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Juan Pablo Villalobos nel 2012

Juan Pablo Villalobos (Guadalajara, 1973) è uno scrittore messicano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Guadalajara nel 1973, vive e lavora in un'impresa di commercio elettronico a Barcellona[1].

Dopo gli studi di marketing e letteratura comparata a Barcellona, ha vissuto in Brasile dal 2007 al 2014, anno in cui ha fatto ritorno nel capoluogo della Catalogna[2].

È autore di sei romanzi che affrontano con umorismo nero temi come il narcotraffico e la violenza mescolando diversi generi letterari[3].

Nel 2016 è stato insignito del Premio Herralde grazie al romanzo No voy a pedirle a nadie que me crea[4].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Trittico delle dita[modifica | modifica wikitesto]

  • Il bambino che collezionava parole (Fiesta en la madriguera, 2010), Torino, Einaudi, 2012 traduzione di Thais Siciliano ISBN 978-88-06-20805-9.
  • Se vivessimo in un paese normale (Si viviéramos en un lugar normal, 2012), Narni, Gran Via, 2014 traduzione di Stefania Marinoni ISBN 978-88-95492-30-8.
  • Quesadillas (2013)

Altri romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • No estilo de Jalisco (2014)
  • Te vendo un perro (2015)
  • No voy a pedirle a nadie que me crea (2016)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Biografia, bibliografia e citazioni, su goodreads.com. URL consultato il 13 maggio 2018.
  2. ^ (ES) Biografia, opere e premi, su escritores.org. URL consultato il 13 maggio 2018.
  3. ^ (ES) Edison Paucar, Juan Pablo Villalobos: “Mis proyectos nacen de la voz”, su eltelegrafo.com.ec, 23 novembre 2015. URL consultato il 13 maggio 2018.
  4. ^ (ES) Carles Geli, El humor negro de Juan Pablo Villalobos gana el Herralde de novela, su elpais.com, 7 novembre 2016. URL consultato il 13 maggio 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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