Johannes Andreas Brinkman

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J.A. Brinkman, 1838
Società Van Nelle a Rotterdam (1927)

Johannes Andreas Brinkman, noto come Jan Brinkman (Rotterdam, 22 marzo 1902Rotterdam, 6 maggio 1949), è stato un ingegnere e architetto olandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stadio del Feyenoord a Rotterdam, 1937
Palazzo Sonneveld a Rotterdam, 1932

Figlio dell'architetto Michiel (1873-1925), Johannes Andreas proseguì l'attività paterna assieme all'architetto Leendert Cornelis van der Vlugt,[1][2] fino alla morte di quest'ultimo, nel 1936.[3]

Dopo di che collaborò con l'ingegnere I. H. Van den Broeck.[3][1][2]

Il celebre binomio Bakema e Van den Broeck si rivelerò l'erede dell'attività di Brinkman.[3]

Questa influenza si dimostrò molto ricercata e sentita dai protagonisti, al punto che nelle opere degli ingegneri, nonostante le varie collaborazioni, è rintracciabile una visione comune del problema architettonico.[3]

Brinkman e il suo socio esordirono con due lavori di grande importanza e che diedero loro una celebrità internazionale: la colonia e il centro teosofico di Ommen (1927),[1][2] su richiesta di Van der Leeuw, comproprietario della società Van Nelle; la seconda opera fu la manifattura della Società Van Nelle a Rotterdam,[1][4][2] il cui progetto fu presentato alla mostra di Stoccarda nel 1927.[3]

Principalmente il secondo lavoro è considerato uno dei capolavori dell'architettura razionalista.[3][1][4]

I corpi di fabbrica sono strutturati in base al ciclo di lavorazione e mostrano con forme differenti le funzioni alle quali sono preposti.[3]

Tra i lavori seguenti di Brinkman si possono menzionare la casa nel Bergpolder di Rotterdam, a struttura in acciaio, in collaborazione con l'architetto Van Tijen del 1934; l'aeroporto a Rijswijk, del 1936.[3][2]

Inoltre sono da ricordare la sede della Società Van Houten (1940) e quella dei servizi municipali a Rotterdam (1941).[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Van der Leeuw, Rotterdam (1930);
  • Società Van Nelle, Rotterdam (1931);
  • Palazzo Sonneveld, Rotterdam (1932);
  • Stadio del Feyenoord, Rotterdam (1937);
  • Terminal crociere, Rotterdam (1946).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Johannes Andreas Brinkman, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 19 settembre 2020.
  2. ^ a b c d e Brinkman, Johannes Andreas, su sapere.it. URL consultato il 14 settembre 2020.
  3. ^ a b c d e f g h i Joannes Andreas Brinkman, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 424.
  4. ^ a b (EN) Johannes Andreas Brinkman, su britannica.com. URL consultato il 14 settembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) P. Morton Shand, The New Architecture and the Bauhaus, Cambridge, Cambridge Mit Press., 1965.
  • (EN) Allen ad Unwin, The Scope of Total Architecture, Londra, 1956.
  • Giulio Carlo Argan, L'arte moderna 1770/1970, Firenze, Sansoni, 1970.
  • Walter Gropius, La nuova architettura e il bauhaus, Abscondita, 2004.

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