Isaia Ghiron

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Isaia Ghiron

Isaia Ghiron (Casale Monferrato, 17 dicembre 1837Milano, 18 luglio 1889) è stato un bibliotecario e numismatico italiano. Fu prefetto della Biblioteca Nazionale Braidense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce da Elia Vita e da Rosa Sacerdote, due esponenti della locale comunità israelitica.

Intraprende gli studi universitari dapprima a Torino e poi a Napoli Nel 1859 prende parte alla Seconda guerra d'indipendenza; quindi diviene membro dei gabinetti dei ministri della Pubblica Istruzione Pasquale Stanislao Mancini, Carlo Matteucci e Michele Amari.

Sotto la spinta di Amari intraprende gli studi orientali, concentrandosi sull'epigrafia e sulla numismatica arabe.

Nel 1874 fonda la Rivista italiana di scienze, lettere ed arti, di cui è il primo direttore. Quindi è uno dei soci fondatori della Società storica lombarda di cui ricopre il ruolo di segretario negli anni 1877-81.

Come bibliotecario Ghiron inizia a lavorare nel 1865 alla Biblioteca nazionale di Brera a Milano, nel 1882 è a Roma alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II e nel 1884 è inviato da M. Coppino a dirigere la Braidense, incarico che ricopre fino alla morte nel 1889 e dove nel giugno del 1892 gli fu dedicato un busto[1].

Come numismatico approfondisce lo studio della numismatica islamica, pubblicando alcuni lavori sulle monete islamiche del Gabinetto numismatico di Milano. Nel 1888 è uno dei componenti della redazione della Rivista italiana di numismatica.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Le iscrizioni arabe della Reale armeria di Torino, Torino, 1868
  • Monete omeiade e A'bbâside: del Gabinetto Numismatico di Milano. Milano, 1872
  • Il primo re d'Italia, Milano, 1878
  • Vita di Vittorio Emanuele II, Milano, 1882
  • Monete arabiche del Gabinetto Numismatico di Milano. Milano, 1878
  • Il valore italiano: storia dei fatti d'armi e atti di valore.

Curatele[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100175124 · ISNI (EN0000 0001 1845 5255 · BAV 495/140320 · GND (DE1055262121 · BNF (FRcb102713679 (data) · J9U (ENHE987007375466105171 · WorldCat Identities (ENviaf-147496870