Irene del Portogallo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sant'Irene del Portogallo
 

Martire

 
Nascita635 circa, a Tomar
Morte653 a Escálabis
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza20 ottobre
Attributipalma del martirio

Irene del Portogallo, conosciuta anche come Iria de Tomar (Tomar, 635Escálabis, 653), è stata una religiosa portoghese, venerata come martire e santa dalla Chiesa cattolica.

L'assassinio di Irene, litografia di Manuel Macedo e Alfredo Roque Gameiro, 1904.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la leggenda, Irene nacque a Nabância, oggi Tomar, in una famiglia abbiente, e venne mandata dai genitori a scuola in un convento e da un precettore. Un giorno, un giovane nobile di nome Britaldo la notò mentre usciva da messa e se ne innamorò; Irene però lo respinse, affermando di volersi consacrare a Dio, e costui cadde in una profonda depressione[1].

Nel frattempo, il suo tutore, un monaco di nome Remigio, geloso per la passione che Britaldo aveva per lei, le preparò una tisana che la fece cadere in uno stato di trance e con una gravidanza isterica. Per questi motivi fu espulsa dal convento e Britaldo, venuto a sapere dell'accaduto e anch'egli geloso, assunse un soldato che si travestì da anziano viandante e la uccise con la spada.

Il corpo fu gettato nel fiume Nabão e arrivò, attraverso il piccolo torrente Zêzere alle sabbie del Tago, rimanendo incorrotto per diversi secoli.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il suo culto fu talmente popolare durante la dominazione dei Visigoti in Portogallo che l'antica Escálabis romana passò a chiamarsi Sancta Irenis, e da qui Santarém. Il culto iniziò a radicarsi nel rito mozarabico, al di là di non essere considerata una santa canonica dalla chiesa cattolica[1][2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Encyclopedia of Catholic Saints, Vol. 10, (1966) Chilton Books, pp. 99-100 [1]
  2. ^ (PT) Lenda de Santa Iria, in Infopedia. URL consultato il 12 ottobre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Miguel de Oliveira, Santa Iria e Santarém. Lenda e História. Estudos hagiográficos, Lisboa, União Gráfica, 1964.
  • P. Avelino de Jesus Costa, Santa Iria e Santarém, revisão de um problema hagiográfico e toponímico, Coimbra, FLUC, 1972.
  • A. de Almeida Fernandes, Considerações acerca de Santa Iria. Identificação, lendas e toponímia, Tarouca, Separata da Revista Camoniana, Ano VII, Dez 1985, N. 12.
  • Moisés Espírito Santo, Os mouros fatimídas e as aparições de Fátima, Lisboa, ISER - Universidade Nova de Lisboa, 1995.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7227570 · LCCN (ENnr00009813 · WorldCat Identities (ENlccn-nr00009813