Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, I duca di Bomarzo

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Ippolito Lante Montefeltro della Rovere
I Duca di Bomarzo
Stemma
Stemma
In carica1646 –
1688
PredecessoreTitolo creato
SuccessoreAntonio Lante Montefeltro della Rovere, II duca di Bomarzo
TrattamentoSua Grazia
NascitaRoma, 15 giugno 1618
MorteRoma, 29 giugno 1688 (70 anni)
DinastiaLante Montefeltro della Rovere
PadreMarcantonio Lante
MadreLucrezia Montefeltro della Rovere
ConsorteCristina d'Altemps
ReligioneCattolicesimo

Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, I duca di Bomarzo (Roma, 15 giugno 1618Roma, 29 giugno 1688), è stato un nobile italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma il 15 giugno 1618, Ippolito era figlio di Marcantonio Lante (1566–1643) e di sua moglie Lucrezia della Rovere.[1] Suo zio paterno era il cardinale Marcello Lante. Suo fratello Lodovico Lante sposerà Olimpia Cesi, figlia di Federico Cesi, duca di Acquasparta.

Intrapresa la carriera ecclesiastica giovanissimo, venne promosso al rango di abate commendatario ma nel 1648 rinunciò a tale carica. Nel 1646 venne creato primo duca di Bomarzo.

Acquistò una villa a Bagnaia che divenne nota come Villa Lante grazie anche ai possenti lavori di miglioria ed arricchimento alla struttura che egli fece apportare ed ai ricchi giardini che fece progettare a Pietro da Cortona, al quale diede commissione di dipingere anche una Allegoria della Guerra e della Pace.[2] L'idea di Ippolito era quello di trasformare la villa da complesso tipico di strutture difensive in una vera e propria residenza barocca, compito che portò a termine pur mantenendo parte dei fortilizi precedenti. Come è noto, Pietro da Cortona aveva lavorato assiduamente per la famiglia Barberini, e Ippolito fu in rapporti amichevoli con Maffeo Barberini, principe di Palestrina, discendente del pontefice Urbano VIII, con il quale sovente trascorse delle giornate a Villa Lante.

Nel 1679 vendette il marchesato di Massa, acquistando al suo posto il marchesato di Belmonte e di Rocca Sinibalda, e la baronia di Antuni.

Fu inoltre proprietario di Villa Lante al Gianicolo a Roma dove morì il 29 giugno 1688.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

L'11 febbraio 1646 sposò Maria Cristina Altemps, figlia Giovanni Pietro Altemps, III duca di Gallese, marchese di Soriano nel Cimino, nobile romano e napoletano e di sua moglie Angelica de' Medici, nipote di Giulio de' Medici. La coppia ebbe cinque figli:[3]

  • Antonio (1648–1716), II duca di Bomarzo, sposò Louise Angelique Charlotte de La Trémoille, sorella di Marie Anne de La Trémoille.
  • Marcello (n. 1652)
  • Luigi (n. 1653)
  • Lavinia (n. 1655)
  • Angela (n. 1658)

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Michele Lante Gherardo Lante  
 
Lucrezia Compagni  
Lodovico Lante  
Antonia Astalli  
 
 
Marcantonio Lante, marchese di San Lorenzo e Monteleone  
Girolamo Maffei Achille Maffei  
 
 
Lavinia Maffei  
Antonia Mattei  
 
 
Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, I duca di Bomarzo  
Giulio Della Rovere Francesco Maria I Della Rovere  
 
Eleonora Gonzaga Della Rovere  
Ippolito Montefeltro della Rovere  
Leonora da Ferrara  
 
 
Lucrezia della Rovere  
 
 
 
Isabella Vitelli  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ George L. Williams, Papal Genealogy: The Families And Descendants Of The Popes, ed. McFarland, 2004
  2. ^ Bomarzo Comune: Archiviato il 13 ottobre 2010 in Internet Archive. Palazzo Orsini (Lante)
  3. ^ Worldroots: Lante
Predecessore Duca di Bomarzo Successore
Titolo inesistente 1648 - 1688 Antonio Lante Montefeltro della Rovere, II duca di Bomarzo
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