Il commissario Pelissier

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Il commissario Pelissier
Michel Piccoli in una scena del film
Titolo originaleMax et les Ferrailleurs
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1971
Durata125 min
Generegiallo, poliziesco
RegiaClaude Sautet
SoggettoClaude Néron (romanzo)
SceneggiaturaClaude Néron, Claude Sautet, Jean-Loup Dabadie
ProduttoreRaymond Danon, Roland Girard
FotografiaRené Mathelin
MontaggioJacqueline Thiédot
MusichePhilippe Sarde
ScenografiaPierre Guffroy
CostumiTanine Autré, Jacques Cottin
Interpreti e personaggi

Il commissario Pelissier (Max et les Ferrailleurs) è un film del 1971 diretto da Claude Sautet, tratto da un romanzo di Claude Néron, interpretato da Michel Piccoli e Romy Schneider.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nanterre. Max Pelissier, ex giudice divenuto poliziotto, incontra casualmente dopo tanti anni Abel, ex legionario, ora malavitoso di basso cabotaggio, che guida una banda sgangherata dedita a piccoli crimini che passano quasi inosservati. Abel e i suoi amici trascorrono le loro giornate in maniera abbastanza innocua, giocando a carte e gestendo un minuscolo giro di prostituzione. Ossessionato dalla lotta all'illegalità, Max induce l'ingenuo Abel a tentare un colpo ad una Banca, riuscendo quindi ad assicurarlo alla giustizia. Max aveva teso la trappola ai rapinatori servendosi di Lily, la donna di Abel, ma capisce troppo tardi di essersi innamorato di lei. L'irreprensibile Rosinsky vuole arrestare anche chi ha avuto un ruolo marginale nella rapina, quindi anche Lily. Pelissier si trova spiazzato e in un momento di follia uccide, sotto gli occhi dei presenti, Rosinsky nel suo commissariato.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Per il Dizionario Mereghetti il film è «un intrigante ritratto di un caso di paranoia [...] straordinariamente affascinante anche nella descrizione minuta della vita di un gruppo di marginali, su cui emerge una magnifica Schneider».[1] Per il Dizionario Morandini è un «poliziesco anomalo, raccontato con vivace immediatezza e grande eleganza».[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008. Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007. ISBN 9788860731869 p. 674
  2. ^ Il Morandini - Dizionario dei Film 2000. Bologna, Zanichelli editore, 1999. ISBN 8808021890 p. 294

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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