Guedenna

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Guedenna era un ampio territorio agricolo situato nei pressi dell'antica città sacra di Girsu, al confine fra le antiche città stato sumere di Lagash e Umma. Queste si affrontarono in un lungo conflitto, durato più di un secolo, per assicurarsene il possesso[1]. Questo conflitto, per il controllo di terreni fertili, è emblematico della situazione creatasi in Mesopotamia alla fine del periodo protodinastico. La crescita delle antiche città e la nascita di nuove città satelliti aveva ridotto fino a farle scomparire le aree ancora incolte che separavano i regni sumerici. Insieme ad una sempre maggiore richiesta di beni alimentari da parte delle città e ad una diminuzione della resa dei terreni da più tempo sfruttati, ciò scatenò una serie di conflitti di lunga durata, a causa della sostanziale parità militare delle città in conflitto[2]. A complicare e rendere più aspra la contesa contribuirono motivi religiosi: il territorio della Guedenna si estendeva nei pressi della città sacra di Girsu, che sorgeva nel territorio di Lagash ed era sede del tempio del dio Ningirsu[3], patrono di Lagash. Il territorio della Guedenna venne infatti definito, in varie iscrizioni, "la terra che Ningirsu ama".

Mappa della bassa Mesopotamia con indicato il terreno della Guedenna, vicino a Girsu

Conflitto fra Lagash ed Umma[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di attriti fra le due città per il controllo di questo territorio risale a prima del 2510 a.C. Esiste infatti un'iscrizione che ricorda come l'ensi Mesilim di Kish (allora città egemone), chiamato a mediare fra le due città rivali, dopo aver consultato gli dei, stabilì nuovi confini e vi pose una stele a ricordo della volontà divina[4]. Purtroppo di questo conflitto abbiamo solo documenti provenienti dal sito archeologico di Lagash perché il sito di Umma era stato esplorato solo in parte ed è stato poi devastato e saccheggiato sistematicamente dopo la guerra del Golfo del 2003.

Akurgal e Ush[modifica | modifica wikitesto]

La prima ripresa documentata del conflitto avvenne durante il regno di Akurgal di Lagash, circa nel 2455 a.C., quando il re di Umma Ush varcò i confini ed abbatté la stele di Mesilim. Ciò che conosciamo di questo conflitto proviene dalle iscrizioni del figlio e successore di Akurgal, Eannatum, che non parlano di vittoria e quindi probabilmente in questa fase Lagash risultò sconfitta, perdendo il controllo di Guedenna[4][1].

Eannatum e Enakalle[modifica | modifica wikitesto]

Una nuova violazione della pace si ebbe durante il regno di Eannatum di Lagash, circa nel 2435 a.C. Questa fase del conflitto è descritta nella Stele degli avvoltoi e risultò vittoriosa per Lagash[4][1][5], Enakalle di Umma morì ed il suo figlio e successore Enandamu dovette giurare più volte che Umma non avrebbe più violato i confini. Mantenne così la possibilità di coltivare una parte di Guedenna, dietro il pagamento di un tributo[4][1]. Eannatum restaurò la stele di Mesilim e, per sottolineare ulteriormente il volere divino, ne eresse una propria e dedicò templi ad Enlil ed a Ningirsu[4][1].

En-anna-tum I ed Urlumma[modifica | modifica wikitesto]

Urlumma di Umma, anch'egli figlio di Enakalle e successore di Enandamu, si rifiutò di continuare a pagare i tributi per l'utilizzo della Guedenna e riaccese il conflitto circa nel 2420 a.C. circa, reclamando anche altri territori e deviando i canali di confine. Anche in questo caso non è chiaro cosa accadde perché gli eventi furono raccontati in un'iscrizione del figlio e successore di En-anna-tum I, Entemena. Probabilmente in un primo tempo Lagash subì una sconfitta di cui Umma non poté approfittare, forse a causa di un conflitto scoppiato nel frattempo con la città di Zabalam[4][1]. Probabilmente venne imposto un reggente dipendente da Umma, a cui fu affidato un contingente di soli sessanta carri da guerra, per controllare la città. Questo consentì al principe Entemena di riprendere il comando dell'esercito, guidare un'insurrezione e sconfiggere Urlumma[4]. Le due città uscirono così indebolita dalle battaglie che non fu possibile impedire che il sacerdote-re di Zabalam, Il, usurpasse il trono di Umma, portandola presto a riprendere le ostilità contro Lagash[4][1].

Entemena ed Il[modifica | modifica wikitesto]

Entemena dunque dovette affrontare Il per ottenere una cessazione delle ostilità, almeno temporanea. Alla fine Il fu sconfitto e la pace ristabilita[1] circa nel 2380 a.C. Il o (Ila) era un sacerdote-re ed il conflitto acquistò anche il significato di lotta fra potere del tempio e del palazzo reale, caratteristico della fine del periodo protodinastico.

Lugalzagesi[modifica | modifica wikitesto]

Lugalzagesi re sacerdote di Umma, con l'appoggio delle caste sacerdotali, creò un vero impero, sottomettendo varie città, fra cui Lagash e ripristinando i poteri templari che i re come Urukagina (ultimo ensi di Lagash), avevano tentato di ridurre con una serie di riforme[2]. La Guedenna tornò nelle mani di Umma, nel 2340 a.C. circa, e venne fissato un nuovo confine, benedetto dal dio Shara e non più da Ningirsu. Tale nuovo confine aveva la lunghezza di circa 55 km ed assegnava ad Umma anche altri territori[1].

Impero di Akkad[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'impero di Akkad. circa dal 2335 a.C., Umma e Lagash divennero due provincie dell'impero e la Guedenna fu divisa in modo uguale fra di esse[1].

Terza dinastia di Ur[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Terza dinastia di Ur.

Nell'ultimo periodo di indipendenza sumera la Guedenna rimase per due terzi sotto il controllo di Lagash[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Pettinato.
  2. ^ a b Liverani.
  3. ^ Nome che significa "Signore di Girsu"
  4. ^ a b c d e f g h Hamblin.
  5. ^ Gabriel.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]